mercoledì 29 agosto 2012

Ugolino - Meno male/La domenica (1969)

 










Quasi un anno fa avevamo presentato il 45 giri di Ugolino con “Ma che bella giornata”, sicuramente la sua canzone più celebre; ad esso seguì il disco che presentiamo oggi, con altri due brani tra i suoi più noti, “Meno male” e “La domenica”.
Mentre il precedente era stato pubblicato dalla RCA Talent, l’etichetta di questo è invece l’RCA Milano.
Entrambe scritte insieme a Pino Cappelletti, le due canzoni riprendono la struttura a filastrocca cantilenante del disco precedente, mentre i testi, come di consueto, ironizzano sul mondo moderno in cui tutto va bene (o così sembra….) e riprendono il discorso di “Ma che bella giornata” applicandolo alla domenica, che è sempre un’altra cosa (“…c’è chi si diverte, c’è chi si riposa…”).
Nei due brani, come mi ha raccontato Ugolino nell’intervista che gli ho fatto un anno fa, suonano i Quelli, e la voce di Franz Di Cioccio è quella che, in “Meno male”, ripete ossessivamente “questo va bene, questo va bene….”.
Detto Mariano arrangia e dirige l’orchestra in entrambi le canzoni.

1) Meno male (Guido Lamberti-Pino Cappelletti)
2) La domenica (Guido Lamberti-Pino Cappelletti)

domenica 26 agosto 2012

Franco Ganci - Vorrei essere Peter Pan/Un segreto tra noi (1970)












A giugno abbiamo dedicato un post ad un disco di Paulin, “Kentucky/Un sabato o l’altro”, pubblicato dalla casa discografica Rex 70, abbastanza misteriosa; in quell’occasione Cesare Borrometi (il gestore del blog Il focolare Radio-TV ) era intervenuto con un commento segnalando un 45 giri di un altro cantante torinese, Franco Ganci, pubblicato anch’esso dalla Rex 70 nel 1970, e finalmente oggi dedichiamo un post a questo disco.
Non ho praticamente nessuna notizia su Franco Ganci: dall’archivio de “La Stampa” si può dedurre che la sua carriera sia stata molto breve, perché le sue esibizioni dal vivo nei locali torinesi avvengono tutte nell’arco di tre anni, dal 1969 al 1971.
La canzone sul lato A, “Vorrei essere Peter Pan”, risulta non presente nell’Archivio Siae, e non ho nessuna informazione sui quattro autori (presumo che Lamorgese sia Guido Lamorgese): è una canzone lenta, con un tappeto orchestrale ed un testo in cui si dice di voler essere come Peter Pan per poter volare sopra la vita, senza pensieri, con una melodia piacevole.
“Un segreto tra noi” è la cover di “The fair is moving on”, successo di Elvis Presley, un lento terzinato; il testo italiano è stato scritto da Patrizia Alò, giornalista romana che, se ricordo bene, scriveva per “Ciao 2001”.
In entrambi i brani gli arrangiamenti e la direzione d’orchestra sono curati dal Maesro Giulio Libano.

1) Vorrei essere Peter Pan (Serratrice-Nasi-Caprio-Lamorgese)
2) Un segreto tra noi (Patrizia Alò-Guy Fletcher-Douglas Jackson Flett)

giovedì 23 agosto 2012

Bruno Lauzi - Quella gente là (1975)












Da aprile non abbiamo più fatto aggiornamenti alla discografia di Bruno Lauzi, che stiamo lentamente ricostruendo nel blog: riprendiamo oggi con "Quella gente là", che è il terzo album pubblicato dal cantautore nel 1975, a settembre in questo caso (gli altri due, "Genova per noi" e "L'amore sempre", sono già stati trattati nel blog), mentre a dicembre 1974 era stato pubblicato "Lauzi oggi": quattro dischi nel giro di dieci mesi.
Bisogna però precisare che, come sappiamo, "L'amore sempre" riprendeva canzoni del primo repertorio di Lauzi, e la stessa cosa avviene anche per "Quella gente là", come peraltro spiega il cantautore stesso nel retro di copertina del disco (citando ironicamente De André e De Gregori....).
Con il passaggio alla Numero Uno avvenuto nel 1970 Lauzi aveva ottenuto il successo di massa, soprattutto con "Amore caro, amore bello", e dopo qualche anno decise di recuperare le canzoni incise per la CGD e l'Ariston e che erano passate per lo più inosservate (tranne eccezioni come "Il poeta" o "Ritornerai").
I nuovi arrangiamenti sono curati dal Maestro Ruggero Cini, che non si discosta molto dagli originali; alle percussioni vi è il compagno di casa discografica Tony Esposito.
Tutte le canzoni sono scritte da Lauzi, tranne la title track che è una traduzione di “Ces gens là” di Jacques Brel (canzone di cui abbiamo già parlato ricordando l’album di Herbert Pagani “Amicizia”, che ne conteneva una versione curata dal cantautore italosvizzeroisraeliano); tra gli altri brani, interessante la trilogia dedicata alla prostituzione ("Anna la rossa", "L'amore gratis" e soprattutto "La ballata di Innocenza"), di cui abbiamo già parlato nel post su Kabaret n° 2, il disco che conteneva in origine queste canzoni.

LATO A

1) Menica menica (Bruno Lauzi)
2) Vecchio paese (Bruno Lauzi)
3) La banda (Bruno Lauzi)
4) La ballata di Innocenza (Bruno Lauzi)
5) L'amore gratis (Bruno Lauzi)
6) I cargo (Bruno Lauzi)

LATO B

1) Quella gente là (Bruno Lauzi-Jacques Brel)
2) Anna la rossa (Bruno Lauzi)
3) Il casermone (Bruno Lauzi)
4) Ondina (Bruno Lauzi)
5) New York (Bruno Lauzi)
6) Gli acrobati (Bruno Lauzi)

sabato 18 agosto 2012

Edoardo Vianello – Windsurf (1982)












Anche quest’anno ferragosto è passato, e l’estate sta finendo, come cantavano i Righeira. Negli anni ’60, in musica, estate voleva dire Edoardo Vianello: e quindi questo è il momento giusto per parlare di un album torinese del cantautore romano, realizzato nel 1982 e cioè un anno dopo che la sua ex moglie, Wilma Goich, aveva inciso un album simile di cui abbiamo già parlato nel blog, "To Wilma G7" .
I collaboratori dei due dischi sono gli stessi, da Gualtiero Gatto a Valerio Liboni, da Guido Guglielminetti a Roberto Zanaboni, con in più Tore Melillo alla chitarra, il batterista e percussionista Louis Atzori e Cristina Gazzera ai cori con Ketty Saponara, Patrizia Piazzi (di cui tempo fa abbiamo pubblicato il 45 giri ‘’Stallone’’) e Silvana Di Donna: tutti musicisti torinesi, presenti in moltissime produzioni realizzate sotto la mole a cavallo tra gli anni ’70 e i primi anni ’80.
Il disco ripropone alcuni successi del passato di Vianello con alcune canzoni inedite, in realtà non memorabili: “Windsurf”, in cui Vianello ricostituisce l’accoppiata con Carlo Rossi, spensierata e tipicamente estiva, “Cantare”, con il testo di Gianfranco Baldazzi, più riflessiva, e due brani, “Cha cha cha ‘8’” e “Hully gully ‘80” che sono un pretesto per presentare due medley di altri successi degli anni ’60.
Un disco che sembra un preludio a tanti altri album simili realizzati da etichette come la Duck Record e la DVMore.

LATO A

1) Windsurf (Carlo Rossi-Edoardo Vianello)
2) Cha cha cha ’80 (Siamo due eschimesi-Abbronzatissima-Il capello) (Carlo Rossi-Gualtiero Gatto-Edoardo Vianello)
3) O mio Signore (Mogol-Edoardo Vianello)
4) Tremarella (Carlo Rossi-Gregorio Alicata-Edoardo Vianello)
5) Il peperone (Carlo Rossi-Edoardo Vianello)

LATO B

1) Guarda come dondolo (Carlo Rossi-Edoardo Vianello)
2) Pinne, fucile ed occhiali (Carlo Rossi-Edoardo Vianello)
3) Hully gully ’80 (Hully gully in 10-I Watussi-Prendiamo in affitto una barca) (Carlo Rossi-Franco Migliacci-Gualtiero Gatto-Edoardo Vianello)
4) Cantare (Gianfranco Baldazzi-Edoardo Vianello)

lunedì 13 agosto 2012

Giulia Shell - Vorrei, io vorrei/Stasera o mai (1965)












Giulia Shell, pseudonimo di Maria Giulia Valli (nata a Modena nel 1948) fa parte di quella folta schiera di personaggi che negli anni ’60 tentarono di entrare nel mondo dello spettacolo, dapprima come valletta nel programma di Mike Bongiorno "La fiera dei sogni", e poi come cantante, senza però alla fine riuscirci più di tanto e ritornando quindi nell'anonimato dopo qualche anno di attività.
Non si trattava sempre di demeriti in confronto ai colleghi vip, ma spesso di sovraffollamento perché in quel periodo esistevano così tante case discografiche, concorsi, manifestazioni (…nonché tantissimi aspiranti cantanti) che diventava veramente difficile riuscire a farsi notare ed apprezzare dal pubblico
Quello che presentiamo oggi è il suo primo 45 giri della Shell; la canzone sul lato A “Vorrei, io vorrei” è la cover di “I don’t understand” successo del 1962 di Nola York (anche coautrice della canzone), ed è il brano con cui nel 1965 partecipò alla "Caravella dei Successi", celebre manifestazione canora che si teneva a Bari.
“Stasera o mai” è invece una canzone italiana, firmata da Nisa, Pontiack (che non è lo pseudonimo di Guccini (come credono alcuni) ma del Maestro Mansueto De Ponti) e Tamburini, e non risulta il deposito SIAE.
In entrambi i brani l’orchestra è diretta da Tony De Vita.
Questo mese il blog proseguirà, anche se con una cadenza rallentata.

1) Vorrei, io vorrei (Mogol-Vito Pallavicini-Christian Nola York-Glen Stuart)
2) Stasera o mai (Nisa-Pontiack-Tamburini)

martedì 7 agosto 2012

Raf Cristiano - Al pianoforte (1970)












Di Raf Cristiano abbiamo già parlato in questo blog l'anno scorso, presentando un suo EP del 1971; oggi invece ne presentiamo uno dell'anno precedente (la matrice è datata 4 agosto 1970), con quattro brani strumentali, pubblicato come l'altro dalla Sides, acronimo di "Successi Internazionali Dischi Edizioni Spettacoli", casa discografica torinese che nel 1975 vincerà il Festival di Sanremo con "La ragazza del sud" di Gilda.
Il disco si apre con "L'uomo che amo", cioè "The man I love" di George Gershwin (con testo di suo fratello Ira), motivo celeberrimo inciso, tra gli altri, da Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Mina.
"On the street where you live", scritta da Alan Jay Lerner per il testo e da Frederick Loewe per la musica, faceva parte della colonna sonora di "My fair lady", ed anche la canzone che apre il lato B, "Somewhere my love", proviene da una colonna sonora, quella del "Dottor Zivago" (e si tratta del celebre "Tema di Lara") di Maurice Jarre.
Chiude il disco "Hasta la vista...señora", successo di Don Marino Barreto Junior scritto da Fiorenzo Fiorentini per il testo e da Angelo Rossi (che si firma come di consueto con lo pseudonimo "Matanzas") per la musica, brano che in Siae è depositato solo come "Hasta la vista".

LATO A

01) L'uomo che amo (Ira Gershwin-George Gershwin)
02) On the street where you live (Alan Jay Lerner-Frederick Loewe)

LATO B

01) Somewhere, my love (Paul Francis Webster-Maurice Jarre)
02) Hasta la vista...señora (Fiorenzo Fiorentini-Angelo Rossi)

venerdì 3 agosto 2012

Raffaella Perruzzi - Cenerentola/Primo giorno di giugno (1972)













La genovese Raffaella Perruzzi è stata una delle due cantanti del quartetto i Protagonisti, nella prima formazione, prima di essere sostituita da Grazia Porcelli; da solista ha inciso solo questo 45 giri per la IT di Micocci, pubblicato a giugno del 1972, con due canzoni scritte da tre cantautori della stessa etichetta, Maurizio Bigio per la musica e Francesco De Gregori ed Edoardo De Angelis per i testi.
De Gregori e De Angelis sono anche i produttori del disco, mentre Bigio lo arrangia.
“Cenerentola” attualizza la favola di Perrault, ed è caratterizzata da una musica allegra ed orecchiabile, mentre “Primo giorno di giugno”, canzone d’amore, ha una musica più lenta.

1) Cenerentola (Edoardo De Angelis-Francesco De Gregori-Maurizio Bigio)
2) Primo giorno di giugno (Edoardo De Angelis-Francesco De Gregori-Maurizio Bigio)