sabato 30 novembre 2013

Nanni Rauco - Una città nell'eternità/Spazio per due (1972)












Sappiamo tutti chi è Nanni Rauco, quindi non mi dilungo: chissà perché decise di incidere nel 1972 (la matrice è datata 6 ottobre) queste due canzoni usando questo tono di voce, da cui lo pseudonimo....ma come sappiamo non era certo la prima volta che incideva usando un nom de plume.
Sul lato A vi è una cover di "Venus", il successo di Frankie Avalon, con il testo in italiano scritto da Gian Pieretti (che si firma con lo pseudonimo Seupho).
Sul retro un'altra cover, quella di "Outa space" di Billy Preston, che molti conoscono per la sua collaborazione con i Beatles e per "With you I'm born again", ma che ha avuto invece una carriera molto interessante.
Entrambi i brani sono arrangiati da Vince Tempera.

1) Una città nell'eternità (Gian Pieretti-Ed Marshall)
2) Spazio per due (Riccardo Sanna-J. Michael Greene-Billy Preston)



giovedì 21 novembre 2013

Lillian - Un giorno come un altro/Cielo azzurro (1969)












Ritorniamo a parlare della cantante torinese (ma veneta di nascita) Lillian, di cui avevamo presentato il disco di debutto, e l'occasione è un'intervista alla cantante che è stata pubblicata nel nuovo numero, appena uscito, della di "BEATi voi!" (n° 15), la rivista sul beat e prog italiano anni '60 e '70 edita dal Centro Studi sul Beat Italiano "Beat Boutique 67" di Alessio Marino; oltre a lei vi sono interessanti interviste a  Giuseppe Ferrari dei New Villa o Giovanni Poggio dei Ragazzi della Via Gluck, ed articoli su gruppi meno noti ma altrettanto interessanti come i Moon Boys e gli Astor o solisti come Il Gatto, alias Nedo Del Gratta (per informazioni e ordini: allllessio@tiscali.it - htttp://beatboutique67.xoom.it).
La canzone sul lato A, "Un giorno come un altro", era stata in realtà incisa in contemporanea con "Tutto il mio mondo", che poi era stata pubblicata insieme a "Musica di stelle" ed aveva partecipato alla "Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia" nel settembre 1969., e la cosa è testimoniata (oltre che dal racconto di Lillian nell'intervista) anche da un provino di cui siamo in possesso e che, come si può vedere, contiene proprio le due canzoni.
"Un giorno come un altro" è la cover di "First of May" dei Bee Gees, e l'autore del testo in italiano è il torinese Luciano Giacotto che, insieme a Giampiero Scussel (che sull'etichetta è citato da solo come produttore), seguiva l'attività artistica di Lillian; la canzone è stata incisa anche da altri artisti, tra cui Patty Pravo.
L'arrangiamento è curato da Marcello Minerbi, che del resto aveva anche arrangiato "Tutto il mio mondo".
Sul retro invece troviamo un'altra cover, "Cielo azzurro": Mogol e Alessandro Colombini scrivono il testo in italiano di "South Carolina" dei Flirtations, che erano un gruppo femminile proprio della Carolina del Sud.
Come ha raccontato Lillian nell'intervista a cui vi rimando, il lavoro dei due parolieri soci della Numero Uno nasce da un contatto che poi non ha avuto ulteriori sviluppi tra questa casa discografica e la cantante di Nichelino.
L'arrangiamento del brano è del torinese Claudio Valle, che abbiamo già avuto occasione di conoscere parlando di altri artisti.
Infine una nota sulle qualità vocali di Lillian, che era sicuramente dotata e che avrebbe meritato ben altro successo.

1) Un giorno come un altro (Luciano Giacotto-Barry Gibb-Maurice Gibb-Robin Gibb)
2) Cielo azzurro (Mogol-Alessandro Colombini-Wayne Bickerton-Tony Weddington)


martedì 19 novembre 2013

Michèle Sécher - Già lo so/Ascoltami ti prego (1962)












Ritorniamo a parlare di Michèle Sécher, la moglie del titolare della casa discografica BDS, Ambrogio Carlo Carenni, dopo quasi due anni, presentando quello che è al tempo stesso il suo primo 45 giri ed anche la prima pubblicazione della Ballabili Di Successo.
"Già lo so" è un cha cha cha, il ballo del momento nel 1962, ed è un motivo allegro e orecchiabile; "Ascoltami ti prego" è invece un tango milonga lento (sull'etichetta c'è scritto beguine...), con un assolo di clarino a metà canzone (e con un testo d'amore), che potrebbe benissimo far parte del repertorio della Pizzi degli anni '50: ma siamo nel 1962.
La voce della Sécher ha un caratteristico accento francese, ma non brilla molto per originalità.
In entrambi i brani suonano i Continentals, gruppo di studio della BDS (e di altre etichette come la CGD e la Music) formato da Cesare Marconi alla batteria, Ettore Rossi al basso, Sante Palumbo al pianoforte, Ettore Patracchini al sax e Giulio Tumeo alla chitarra e ai cori.
Le canzoni non risultano depositate in SIAE, in etichetta comunque gli autori sono indicati come il maestro Carenni per il testo e Gaetano Villa (che si firma Tanville) per le musiche; Villa è conosciuto per essere stato l'autore di "Bikini e tamuré" per Tony Renis.


1) Già lo so (Ambrogio Carlo Carenni-Tanville)
2) Ascoltami ti prego (Ambrogio Carlo Carenni-Tanville)

lunedì 4 novembre 2013

Duo Fasano - Occhiali blu/Non mi dire addio (1962)













Ritorniamo al Duo Fasano con un 45 giri del 1962 (la matrice porta la data del 9 ottobre): il periodo d'oro delle due sorelle torinesi è già terminato con la fine degli anni '50, e come altri divi loro coetanei nel decennio successivo sono spesso all'estero; a volte però tornano in Italia ed incidono qualche 45 giri, come questo arrangiato dal maestro Piero Soffici e pubblicato dalla Ri-Fi.
 "Occhiali d'oro" è la versione in italiano di "2223 miles", canzone scritta da Paul Vance e Leon Carr, due autori che spesso hanno lavorato insieme, per Patti Page; l'autore del testo in italiano è Lucio Lami, che usa lo pseudonimo Bisth.
La canzone è molto orecchiabile e con un testo estivo che ben si adatta alla melodia: l'arrangiamento è riuscito, pur ricalcando quello dell'originale, con un intermezzo dei fiati verso metà canzone.
Anche "Non mi dire addio" è una cover, di "Keep a lovin' me" di Emile Ford and The Checkmates, ma in questo caso è riportato l'autore del testo in italiano, che è Piero Soffici (che utilizza lo pseudonimo "Ardiente"); la canzone risulta scritta dal gruppo dei Checkmates.
Anche questo brano è orecchiabile e ricalca la moda del twist, esplosa proprio in quell'anno, con un assolo di sax verso il finale.
Un tentativo di rilancio per le due sorelle, fallito non certo per la qualità delle canzoni ma per via della moda dei primi anni '60 per cui i cantanti come il Duo Fasano erano visti come legati al decennio passato.

1) Occhiali blu (Bisth-Paul Vance-Leon Carr)
2) Non mi dire addio (Ardiente-The Checkmates)