mercoledì 5 settembre 2012

Gianna Mescoli - Chi ha comprato i miei sogni/La macchina del piacere (1968)

 










Gianna Mescoli è una cantante di Sassuolo, nata nel 1949, che debutta a sedici anni, dopo aver lavorato come dattilografa, nel 1965 al Festival di Castrocaro, dove partecipa con due canzoni, “Voglio che tu conosca il mio ragazzo” e “Più di ieri”: non vince (quell’anno i vincitori sono Luciana Turina e Plinio Maggi), ma ottiene un contratto discografico con la Polydor.
Nel periodo successivo si esibisce in giro in vari locali in giro per l'Italia con un proprio complesso, in cui il tastierista è Marco Dieci, futuro collaboratore di Pierangelo Bertoli.
Il suo disco che presentiamo oggi, pubblicato alla fine del 1968 (la matrice è datata 2 dicembre) contiene le cover di due canzoni molto note: sul lato A “Chi ha comprato i miei sogni” è “I’ve got a message to you” dei Bee Gees, un brano che ha avuto altre versioni in italiano con testi diversi, di cui la più nota è senza dubbio “Pensiero d’amore” incisa da Mal, mentre “I ragazzi della via Gluck” la incisero come “Vola vola vola” e Tony Del Monaco come “Vola vola”.

Il testo cantato dalla Mescoli vede come autore Luciano Giacotto, noto anche come giornalista (è stato anche direttore di "Ciao amici"), discografico della Durium e fumettista..
Più intreressante la canzone sul lato B, “La macchina del piacere”, che è “The big bright green pleasure machine”, scritta da Paul Simon ed incisa con Garfunkel nel terzo album del duo, “Parsley, sage, Rosemary and thyme” nel 1966 (ma ripresa proprio nel 1968 nella colonna sonora de “Il laureato”).
Il testo è del paroliere leccese Gino Ingrosso, ed è abbastanza fedele all’originale; la musica ha delle influenze psichedeliche e si stacca dal folk acustico tipico di quasi tutto il repertorio di Simon & Garfunkel.
In entrambi i brani Angel “Pocho” Gatti arrangia e dirige l’orchestra.
Un’ultima annotazione sulla voce di Gianna Mescoli, che pare interessante: ed è un peccato che, dopo aver inciso altri 45 giri passati inosservati (tra cui una sua versione della battistiana “Io e te da soli”) abbia interrotto la sua attività musicale.

1) Chi ha comprato i miei sogni (Luciano Giacotto-Barry, Robin & Maurice Gibb)
2) La macchina del piacere (Gino Ingrosso-Paul Simon)

1 commento:

  1. Luciano Giacotto si ricorda anche per il bellissimo libro da lui pubblicato per la De Agostini nel 1967, "Voci e complessi musicali", pieno di foto a colori (non a caso, tale opera faceva parte della collana illustrata "I Documentari", pubblicata dalla casa editrice novarese).

    RispondiElimina