Negli anni d’oro dell’industria
discografica italiana venivano spesso pubblicati dei dischi
promozionali che, a volte, contenevano delle rarità: ad
esempio versioni alternative di canzoni o addirittura inediti veri e
propri: ne ho alcuni dell’RCA con brani di Tenco e Baglioni, ad
esempio (e prima o poi ci ritorneremo).
Quello di cui parliamo oggi è
del 1971 e racchiude cinque artisti del gruppo Phonogram; i brani non
sono in versione intera, ed inoltre per ognuno di essi vi è un
annuncio durante la canzone.
“Non ti bastavo più”,
scritta da Shapiro e Pallavicini, è uno dei successi di Patty
Pravo dopo l’abbandono dell’RCA ed il passaggio alla Philips, ed
è un brano molto conosciuto.
“How can you mend a broken heart” è
una delle canzoni più note dei Bee Gees, nonché la
traccia di apertura di uno dei loro album migliori, “Trafalgar”;
la canzone è firmata da Barry e Robin.
“Non fa primavera” è una
piacevole ballata acustica, lo stile è quello di molte canzoni
scritte da Gian Pieretti e potrebbe benissimo far parte del
repertorio di cantanti come Laura Luca; la musica è di Roberto
Soffici, agli inizi di carriera, mentre di Valentina, la cantante,
non so nulla….
Notissimi invece sono gli Slade, su cui
non mi soffermo.
Molto conosciuta è anche la
versione originale della canzone che conclude il disco, “Joan of
Arc” di Leonard Cohen: questa traduzione è di Carlo Alberto
Contini, paroliere che ha lavorato spesso con i Nomadi, ed anche il
cantante che incide questo brano, Kamsin Giordano Urzino, era
modenese, nato il 9 marzo 1950 e morto il 21 ottobre del 2009: alcuni
di voi lo ricorderanno sicuramente in una delle formazioni dei
Tritons
Nel 1972 “Joan of Arc” fu tradotta
ed incisa da Fabrizio De André; una terza versione è
quella di Francesco De Gregori, reperibile in un bootleg dal vivo del
1970 realizzato con Giorgio Lo Cascio.
LATO A
1) Patty Pravo – Non ti bastavo più
(Vito Pallavicini-Shel Shapiro)
2) Bee Gees – How
can you mend a broken heart (Barry & Robin Gibb)
3) Valentina – Non fa primavera (Dante
Pieretti-Roberto Soffici)
LATO B
1) Slade - Get down
and get with it (Noddy Holder-Jim Lea-Dave Hill-Don Powell-Penniman
2) Kamsin – La ballata di Giovanna
d’Arco (Carlo Alberto Contini-Leonard Cohen)
Mitici Slade, grande gruppo sottovalutato. Questo pezzo non lo conoscevo.
RispondiEliminaGli Slade sono degli strafighi! Qua non siamo ancora nel loro periodo d'oro, cioè quello che va dal 1972 al 1975. SLAYED (Lp) del '72 è l'inizio del successo internazionale, anche se già alla fine del '71, con la loro prima canzone in cockney (COZ I LUV YOU) avevano iniziato a cambiare rotta. Nel '69 era ancora un gruppo skinhead locale con tanto di coltello allo stivale. Tra loro e i T.Rex non so chi scegliere, sia come rendimento sul palco che come fenomeno di cultura. Musicalmente sono monotoni entrambi ma è tutto il contorno che è interessante.
RispondiEliminaInteressante, non ho capito però quali erano i canali di distribuzione di questi dischi promozionali.
RispondiEliminaEnrico VIII
Non lo so con precisione: presumo che fossero distribuiti tra gli addetti ai lavori (giornalisti musicali, discografici, forse anche negozianti di dischi....).
RispondiEliminaSe non ricordo male Kamsin Giordano Urzino lavorò in casa di incisione per la registrazione de La ballata di Giovanna D'Arco per l'uscita del 45 giri ufficiale nel 1971, con gli arrangiamenti di Angel Pocho Gatti.
EliminaPer il pezzo degli Slade ascoltate la versione dal vivo su "Slade Alive". Da' bene l'idea del macello che i 4 riuscivano a combinare, al di la' delle mode glam del momento.
RispondiEliminaAddetti ai lavori ma anche distributori e negozianti, per far loro avere un'idea del materiale che avrebbero potuto acquistare (e far acquistare)
RispondiEliminaKamsin Giordano Urzino comunque entrò in sala di registrazione per incidere ufficialmente nel 1971 la canzone:La ballata di Giovanna D'arco per l'uscita di un 45 giri,gli arrangiamenti erano stati assegnati ad Angel Pocho Gatti.Nel lato b doveva essere incisa: Con le braccia, con gli occhi, col cuore (mogol, Lauzi,Dattoli. Un saluto a tutti voi.
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