Ho saputo che quest’anno, per la
prima volta dopo tanti anni, il Club Tenco non si terrà per
mancanza di fondi: ho pensato quindi di dedicare il post di oggi ad
un cantautore che alla manifestazione sanremese ha partecipato solo
una volta, nel 1978, il torinese Enzo Maolucci, di cui abbiamo già
parlato nel blog presentando due suoi 45 giri, uno da solista con la
celeberrima “Baradel” ed un altro inciso con il gruppo “Le Vite
Parallele”.
La canzone sul lato A, “Una donna che
sia”, è tratta dall’album “Immaginata”, che era stato
pubblicato alla fine del 1981, ed è una canzone d'amore; più rock il retro, “Il
cinema”, inedito su LP., che ripercorre l’importanza del cinema
per le generazioni del secondo dopoguerra.
Gli arrangiamenti di entrambe le
canzoni sono curati da Aldo Russo, storico musicista torinese che per
anni ha gestito uno studio di registrazione.
1) Una donna che sia (Enzo Maolucci)
2) Il cinema (Enzo Maolucci)
"Ho saputo che quest’anno, per la prima volta dopo tanti anni, il Club Tenco non si terrà per mancanza di fondi"
RispondiEliminaSinceramente non è una gran perdita. Non mi pare che all'orizzonte ci siano artisti tali da gridare al miracolo e comunque se questo Festival si teneva in piedi soltanto chiamando i soliti quattro gatti settantenni (Guccini, Vecchioni etc.) tanto vale che si fermasse. Niente si fa per sola "passione" in quel settore: sai quanti ci mangiavano su? E comunque, alegher...l'anno prossimo tornerà più "impegnato" di prima. (e andranno a vederlo i soliti nerds)
Sì, e la mancanza di artisti al livello di quelli degli anni passati è vera non solo per la canzone d'autore. Il vero problema è la mancanza di originalità e di uno stile personale: alcuni nomi nuovi venuti fuori (Mannarino, Dente ed altri) hanno una buona scrittura che però ricorda altri nomi del passato...spesso quando ascolto una canzone di Mannarino, ad esempio, mi viene in mente un brano di Rino Gaetano oppure uno di Stefano Rosso. Forse uno abbastanza originale, nell'unico suo disco che ho ascoltato almeno, è il siciliano Colapesce... in ogni caso penso che, ormai, il meglio della canzone d'autore, anzi della musica leggera in generale, sia già stato inciso negli anni passati.
EliminaGrazie grazie grazie (sulla fiducia, ma con Maolucci si va sul sicurissimo)!
RispondiEliminaA.
Ti ringrazio di cuore perchè, grazie ai tuoi post precedenti su Maolucci, vi è venuta la curiosità di approfondirne l'opera: è incredibile quanti cantautori abbia prodotto l'Italia fra gli Settanta e Ottanta... e quasi tutti con un proprio stile, un proprio immaginario di riferimento... Maolucci, poi, è stata davvero una piacevole scoperta, visto che, lo ammetto, non l'avevo mai sentito nominare, prima di un anno fa...
RispondiEliminaFausto78
E' un peccato che il Tenco sia saltato, l'ho sempre trovata una manifestazione assai interessante.
RispondiEliminaQui c'è la Bissi che l'aprì nel 2009
http://www.youtube.com/watch?v=No-P6bQeq2I