Euterpe era la musa della musica, secondo la mitologia greca. Questo blog tratta di musica: classica, leggera, pop (come recitava Vanna Brosio presentando "Adesso musica"). Sono quindi presenti nel blog recensioni di dischi e di libri su argomenti musicali, accompagnate da immagini, con un occhio di riguardo (anche se non esclusivo) per la musica prodotta sotto la Mole.
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giovedì 21 settembre 2017
Ben Norman - Got to be/Too many lovers (1976)
Come si sa, Ben Norman è lo pseudonimo di Silvana Aliotta, la cantante dei Circus 2000: e non è il primo che ha usato perchè, come abbiamo già raccontato nel blog in un altro post, a inizio carriera usò quello di Silva Grissi.
Il disco di oggi venne pubblicato come 45 giri e come discomix nel 1976 dalla Shirak, l'etichetta fondata da Johnny Betti, ex batterista dei Circus 2000. Si tratta di due canzoni disco ben suonate: dalla testimonianza di Gigi Venegoni sappiamo che la chitarra e il basso sono suonati da lui, mentre alla batteria c'è il grande Louis Atzori; conosciamo inoltre il nome di una delle coriste, Sylvia Momilani Gazmen, moglie del pianista Nino La Piana, perché come ci ha raccontato Silvana durante l'intervista pubblicata nel numero 8 di settembre 2011 della rivista "BEATi voi!", in seguito la Aliotta si ricorderà di lei e la segnalerà per far parte de Le Streghe, il trio prodotto da Shel Shapiro e guidato dalla cantante torinese, che sarà ospite fisso nel programma televisivo abbinato alla Lotteria Italia nel 1977, "Secondo voi", presentato da Pippo Baudo (la terza strega è la brasiliana Luna Leso), "Got to be" è un brano dalla ritmica funky in cui all'inizio la voce di Silvana si lancia in alcuni acuti che mettono in luce le sue qualità vocali, con un bell'intermezzo centrale a basato sulla batteria, il basso e le percussioni, mentre "Too many lovers" ricalca lo schema del lato A, con la chitarra più in evidenza e una sezione fiati che suona un riff nelle strofe cantate.
Un bel prodotto disco che sicuramente non ha nulla da invidiare sia musicalmente che come realizzazione a tanti altri di discomusic realizzati in Italia e in Europa nello stesso periodo con più successo (dai Boney M alle Silver Convention, per esempio). Sulle due etichette i brani sono attribuiti a "Svengile", che è lo pseudonimo usato da Gigi Venegoni, che conosciamo per tutt'altro tipo di musica, quando si dedicava a cose più commerciali; di "Got to be" non c'è traccia in SIAE.
1) Got to be (Svengile)
2) Too many lovers (Svengile)
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domenica 10 settembre 2017
Nanni Svampa - Io vado in banca/Ballata del metronotte (1964)
Dopo il primo 45 giri che avevamo già recensito nel blog, sempre nel 1964 Nanni Svampa pubblica con la Durium un altro 45 giri (che riprende la grafica del precedente), poco prima del debutto con i Gufi. E proprio con il gruppo Svampa riprenderà il lato A, "Io vado in banca", facendola diventare uno dei brani più noti del gruppo: in questa prima versione, oltre a mancare ovviamente l'introduzione parlata di Patruno e degli altri, la musica ha un arrangiamento più semplice, basato solo sulla chitarra, il contrabbasso e l'armonica a bocca; nell'intermezzo twist si aggiunge un pianoforte. Sono assenti i crediti sull'arrangiatore, ma potrebbe essere che il pianoforte sia suonato dall'autore della musica del brano, il Maestro Franco Cassano: la cosa curiosa è che nell'etichetta il suo nome tra gli autori è assente, e ci sono soltanto i due autori del testo, cioè lo stesso Svampa e Nuccio Ambrosino (che in seguito si dedicherà alla regia). Sul retro vi è invece "Ballata del metronotte", che non verrà ripresa dai Gufi (ma da Svampa da solista in uno dei suoi album), ed è la storia di un metronotte che pedala lento per la città con il pensiero che la moglie sola in casa lo possa tradire, ed allora trova la soluzione: porta la moglie con sè al lavoro, facendola oltretutto pedalare. Decisamente nel 1964 nessuno sapeva cosa fosse il "politically correct".
1) Io vado in banca (Nanni Svampa-Nuccio Ambrosino-Franco Cassano)
2) Ballata del metronotte (Nanni Svampa-Franco Cassano)
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sabato 2 settembre 2017
Gipo Farassino - Per la mia gente (1977)
Da parecchio tempo il blog non si occupa di Gipo Farassino: lo facciamo nuovamente oggi parlando di un album del 1977 inciso per la Feeling Record di Renato Pent. Farassino è stato per Torino un po' quello che Jannacci è stato per Milano, con la differenza però che la sua fama è rimasta circoscritta, tranne poche eccezioni, al Piemonte, e questo è veramente un peccato.
"Per la mia gente", questo è il titolo del disco, è uno dei pochi interamente in italiano, vede la partecipazione come autori dei fratelli Conte, ha molti motivi di interesse ed è un peccato che invece sia sconosciuto o quasi. Nel 2011 il blog aveva ricordato il 45 giri tratto dall'LP con i brani "Girano" e "Cuore", le due canzoni più conosciute dell'album che si apre con "La mia gente", un ritratto dei Piemontesi musicato da Giorgio Conte, che sfata tanti luoghi comuni "Ci dicono che siamo musoni, / e ci dicono che odiamo i terroni, / e ci dicono che siam piemontesi, / falsi e cortesi". Torna sul tema anche "Monticone", che è uno dei più bei brani scritti da Paolo Conte, in cui parla proprio uno di questi piemontesi, con un tipico cognome di queste parti ("Io sono Monticone, Gianoglio o Montà / Ferrero, Marinengo,...di quei là").
"Valzer" è, come dice il titolo, un bel valzer così come l'intensa "Folk", mentre più ritmata è "Pierina", storia di un'impiegata che sogna di viaggiare tra il Sudamerica e la Polinesia ma intanto passa le vacanze ad Albisola.
"Per ogni cinquantennio" era già stata incisa dal suo autore nel suo album "Paolo Conte" del 1975, e nel 1980 Nanni Svampa la riprenderà nel suo disco "Riflusso riflesso" (prossimamente su questo blog); mentre è del fratello Giorgio "Virginia nel bagno".
Conclude il disco l'intensa "Corso Savona", brano nostalgico su una zona del lungo Dora vicino a quella via Cuneo dove Farassino è cresciuto ("Corso Savona, Lungo Dora, / chissà se ti ricordi ancora / di un ragazzo, uno dei tanti / che si nutrivano di te" " il chiodo fisso: un’occasione / che ci portasse oltre il rione").
Romano Farinatti, autore delle musiche di "Cuore" e "Pierina", si è occupato anche degli arrangiamenti; negli anni '90 Gipo reinciderà con nuovi arrangiamenti alcuni di questi brani nei dischi "1996" e "El 6 ed via Coni ed altre storie".
La copertina apribile contiene all'interno i testi.
LATO A
1) La mia gente (Gipo Farassino-Giorgio Conte)
2) Cuore (Gipo Farassino-Romano Farinatti)
3) Monticone (Paolo Conte)
4) Valzer (Gipo Farassino)
5) Girano (Gipo Farassino-Giorgio Conte)
LATO B
1) Folk (Gipo Farassino)
2) Pierina (Gipo Farassino-Romano Farinatti)
3) Per ogni cinquantennio (Paolo Conte)
4) VIrginia nel bagno (Giorgio Conte)
5) Corso Savona (Gipo Farassino)
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