Euterpe era la musa della musica, secondo la mitologia greca. Questo blog tratta di musica: classica, leggera, pop (come recitava Vanna Brosio presentando "Adesso musica"). Sono quindi presenti nel blog recensioni di dischi e di libri su argomenti musicali, accompagnate da immagini, con un occhio di riguardo (anche se non esclusivo) per la musica prodotta sotto la Mole.
Cerca nel blog
sabato 12 settembre 2015
Dik Dik - Storie e confessioni (1973)
Un altro album mai ripubblicato in CD (almeno in Italia, perchè mi risulta che ne esista una stampa giapponese) è questo "Storie e confessioni" dei Dik Dik, dell'agosto 1973, successivo quindi alla loro partecipazione a "Un disco per l'estate" con "Storia di periferia", inserita nell'album.
Lo stile del disco ricalca quello del brano presentato alla manifestazione, che è poi lo stesso dei loro successi dei primi anni '70, da "Viaggio di un poeta" ad "Help me": ormai staccatisi dal suono beat di "Sognando la California", con ancora qualche reminiscenza dei Procol Harum e gli influssi della nuova generazione di cantautori angloamericani come Elton John e Neil Young, di cui infatti nel disco sono presenti alcune cover.
E proprio del canadese, che l'anno prima aveva ottenuto un successo mondiale con "Harvest", è il brano che apre il lato A, "Che farei", che è "Tel me why" da "After the gold rush" (a mio parere il suo 33 giri migliore), del 1970, con un testo in italiano del cantante del gruppo Giancarlo Sbriziolo (che si firma con lo pseudonimo Sbrigo).
Sempre dallo stesso album è tratta "Birds", che diventa "Noi soli", mentre tra le due canzoni di Neil Young c'è "Tra i fiori rossi di un giardino", con la musica scritta dal chitarrista del complesso Erminio Salvaderi, detto Pepe, con l'ex Ribelle Natale Massara (che è anche il produttore e l'arrangiatore di tutto il 33 giri), gli stessi autori di "Ma perchè", il quarto brano, che pochi mesi dopo verrà pubblicato su 45 giri come retro dell'inedito su album "Il confine".
La prima cover di Elton John è "E ho bisogno di te": si tratta di "I need you to turn to", contenuta nell'album del 1970 Elton John, un capolavoro (conteneva tra le altre gli evergreen "Your song", "Sixty years on" ("Ala bianca" dei Nomadi e "Border song"....facciamo un gioco: prendete l'album di Angelo Branduardi "Cercando l'oro", ed ascoltate "La volpe", sul lato B, a partire più o meno dal primo minuto...ora ascoltatevi "I need you to turn to" al quarantesimo secondo....
Torniamo ai Dik Dik: furono i primi in Italia ad incidere una cover di Elton John, nel novembre 1969 nell'album "Il primo giorno di primavera", e cioè "Era lei" ("It's me that you need", con testo di Maurizio Vandelli, che la pubblicò nello stesso mese su 45 giri).
Il lato A si chiude con la già citata "Storia di periferia", canzone scritta dallo stesso autore di "Viaggio di un poeta", Riccardo Zara, questa volta con il testo scritto da Claudio Daiano e Sbriziolo (che però non appare sul disco, pur risultando regolarmente presente in SIAE).
Il lato B si apre invece con un'altra cover, questa volta dei Procol Harum: "Confessione" è infatti "Pilgrim's progress", da uno dei dischi migliori del gruppo britannico ("A salty dog") e l'autore del testo in italiano è Maurizio Vandelli, in quello che credo essere uno dei suoi ultimi contributi per la Ricordi prima del passaggio alla Ariston.
Si torna ad Elton John con "Ma tu chi sei", con il testo in italiano di Maurizio Piccoli su "Bad side of the moon", pubblicata solo su 45 giri come retro di "Border song", mentre è invece una canzone dei Dik Dik "Libero", una "murder ballad" con la musica di Pepe e del tastierista Mario Totaro che racconta la triste storia di un vagabondo accusato innocente dell'omicidio di una donna, e che si suicida in carcere..
L'ultima cover del disco è tratta da "Footprint", il secondo album di Gary Wright, pubblicato nel 1971 e che vede la partecipazione di George Harrison: "Love to survive" diventa nella versione di Vandelli "Non si può", mentre conclude il disco "È nel mio cuore ancora" di Mogol e di Maurizio Fabrizio, ancora ad inizio carriera.
L'LP ha una copertina apribile in cinque strati, uno per ogni componente del complesso raffigurato: oltre ai già citati Lallo alla voce e al basso, Pepe alla voce e alla chitarra, Todaro alle tastiere, completano la formazione Pietruccio Montalbetti alla voce e alla chitarra e Sergio Panno alla batteria.
LATO A
1) Che farei (Sbrigo-Neil Young)
2) Tra i fiori rossi di un giardino (Sbrigo-Erminio Salvaderi-Natale Massara)
3) Noi soli (Sbrigo-Neil Young)
4) Ma perchè (Sbrigo-Erminio Salvaderi-Natale Massara)
5) E ho bisogno di te (Sbrigo-Elton John)
6) Storia di periferia (Sbrigo-Claudio Daiano-Riccardo Zara)
LATO B
1) Confessione (Maurizio Vandelli-Matthew Fisher)
2) Ma tu chi sei (Maurizio Piccoli-Elton John)
3) Libero (Sbrigo-Erminio Salvaderi-Mario Totaro)
4) Non si può (Maurizio Vandelli-Gary Wright)
5) È nel mio cuore ancora (Mogol-Maurizio Fabrizio)
Etichette:
Dik Dik,
Elton John,
Gary Wright,
Maurizio Fabrizio,
Maurizio Piccoli,
Maurizio Vandelli,
Mogol,
Neil Young,
Procol Harum
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Grazie ;-)
RispondiEliminaMeraviglioso, grazie! Proprio inquesto periodo mi sto interessando parecchio alle varie canzoni che venivano adattate dall'inglese all'italiano e viceversa. C'è tutto un mondo da scoprire...
RispondiEliminaAi....I Dik Dik! is there a link? or can I have one, please.... grazia! Antonius bosma@setarnet.aw
RispondiElimina