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sabato 14 novembre 2015

Je suis Paris



Come sapete, in questo blog si parla di musica: si è deciso di fare un'eccezione oggi, per i noti fatti di Parigi. La maggior parte delle vittime si trovava al Bataclan, il celebre locale dove, tra gli altri, suonarono Lou Reed, John Cale e Nico nel gennaio del 1972 (il concerto è reperibile in un famosissimo bootleg).
Nel califfato la musica è vietata, come del resto anche le altre arti, e gli strumenti musicali vengono mandati al rogo: questo la dice lunga sul livello di (in)civiltà e di barbarie di costoro, roba che fa apparire gli Unni e i Vandali di Genserico dei fari di cultura.
E Parigi, e la Francia, all'opposto ci hanno donato alcune tra le fondamenta della nostra civiltà: pensate a nomi come Victor Hugo, Pascal, Bizet, Renoir, Truffaut, Monet, Dumas...(potrei continuare per pagine e pagine) e, per quel che riguarda la musica leggera, alcuni nomi li trovate qui sopra.
Ecco, la musica, l'arte, la cultura sono le nostre armi migliori, che loro non hanno: loro hanno l'ignoranza e l'inumanità.
I politici decideranno (spero) come agire, in che modo e con quali mezzi fermarli; intanto noi facciamo sentire la nostra vicinanza ai Francesi: colpendo la Francia hanno colpito tutti noi Europei.

6 commenti:

  1. Leggo solo ora. Un ringraziamento per il suo pensiero, che condivido.

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  2. il minimo che possiamo fare..
    je suis paris
    Cristiano

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  3. Direi che sarebbe ora di finirla con la tolleranza catto-comunista e di difendere seriamente la nostra storia, cultura e a questo punto i confini, occorre agire indignarsi non basta.
    Enrico VIII

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  4. http://m.famigliacristiana.it/articolo/francia-almeno-smettiamola-con-le-chiacchiere.htm

    C

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