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venerdì 22 gennaio 2016

La Mascherina d'Oro 1971, Antonella Bellan e altri ricordi musicali torinesi di Enrico Casali

 


Il post di oggi nasce da un contributo che abbiamo ricevuto qualche tempo fa via mail, e che ci è stato inviato da Enrico Casali, musicista torinese con varie esperienze nel corso dei decenni (vi consigliamo il suo sito con molte notizie interessanti).
Copio e incollo il suo intervento.

Gent.mo Sig, Vito,
ho letto recentemente l'articolo su Antonella Bellan (cui dedico un caro saluto), e mi ha fatto sinceramente piacere, a distanza di quasi 45 anni, risvegliare qualche flash della vita canora torinese giacente negli archivi.
Nel 1971, ventitreenne quasi agli sgoccioli di una attività musicale professionistica, ero alla ricerca di una occupazione più stabile. A quel tempo ero costantemente in conflitto con il mio buon papà che spesso mi rammentava tre parole sacre : il lavoro fisso (prerogativa immortalata da I Gufi nel '66 con il brano “Io vado in banca”), la mutua e le marchette!
Ma lo spirito inquieto e per certi vezzi scavezzacollo mi portavano a trascurare quei “consigli” che avrei poi apprezzato appieno dopo qualche decennio.
Allora il trova-lavoro traspariva quasi tutto dalle pagine de “La Stampa”; le offerte erano tantissime, con immediato colloquio e repentino inserimento.
Doveva essere inizio primavera, e rammento che risposi ad una inserzione mirata alla ricerca di persone con esperienza musicale da inserire in una nascente manifestazione.
Si trattava della filiale di una famosa casa editrice ubicata in via Cibrario, la Sansoni; seppi così che si trattava di un progetto denominato “Mascherina d'oro '71”, aperto ad aspiranti artisti di giovane età, cantanti o recitanti poesie.
Da quel momento maturai la qualifica di “maestro selezionatore”, e mi venne assegnato un ufficio con tanto di pianoforte. Attraverso una oculata pubblicità con la collaborazione dei funzionari della filiale, ben presto fioccarono richieste di audizione, che avvenivano per lo più nelle ore pomeridiane.
Iniziarono le serate a concorso, ogni venerdì sera al Club 84, con esibizione di almeno trenta piccoli aspiranti. Il clima era festoso per tutti sino al momento delle votazioni della giuria, allorché la gioia dei prescelti per il turno successivo e la disperazione con lacrime degli esclusi avrebbero movimentato la scena.
Nell'arco di qualche mese selezionai tantissimi ragazzi e ragazze di tutte le età. E ricordo perfettamente i nomi di due artisti in erba che si presentarono per il “provino” esibendo una bravura stupefacente: Albino Montisci ed Antonella Bellan. Nel frattempo era iniziata la collaborazione con il Maestro Pier Benito Greco, con il quale avevo in precedenza lavorato nella sua orchestra, e che faceva parte della giuria insieme al Dottor Renato Scala.

Per quanto concerne l'esperienza con il Maestro Greco, che tra l'altro ho cercato di contattare senza esito, mi ricordo nitidamente del bassista Franco Badagliacco, mentre degli altri componenti ho un vago ricordo, come per il sassofonista di cui ricordo solo il nome, Aroldo.
Con me c'era anche mio fratello Giorgio. Fu una esperienza breve e rammento che la serata di debutto fu al Columbia. Con il maestro Greco collaborai ancora alla incisione di un brano che mi pare si chiamasse "Ariel", e in quell'occasione incontrai Giansereno Raimondo che era un chitarrista strepitoso...pochissimi ricordi, rammento solo che il mio intervento strumentale prevedeva l'utilizzo di una Lap Steel Guitar della Hofner, alla Santo & Johnny.
Dopo numerose serate arrivò l'estate e la casa editrice promosse un'attività temporanea ad Alassio
dove i funzionari ed il sottoscritto avrebbero dovuto raccogliere nuovi talenti.
Il mio rapporto di lavoro, complice un carattere a quel tempo difficile, si interruppe in modo burrascoso in una notte nella quale io e un funzionario tagliammo letteralmente la corda.
Quando ci risentimmo con il Maestro Greco, anche se fuori dalla manifestazione volli confidargli quei due nomi come ipotetici vincitori della finale che si sarebbe tenuta qualche mese dopo.
Dopo la serata finale ci parlammo telefonicamente e ricordo la comunicazione della vittoria di Antonella Bellan e i complimenti per la profezia azzeccata in pieno! Nel tempo seppi poi che Antonella aveva iniziato una carriera professionale, ciò che mi fece ovviamente piacere.
Anche Albino Montisci è divenuto un grande personaggio della scena musicale piemontese, ma non ho più avuto modo di incontrarlo.

Io ebbi anche l'onore di una citazione su “La Stampa”, con tanto di riconoscimento “nobiliare” nel
senso che venni citato addirittura come il Maestro “Enrico Maria Casalis”.
Questo é il link che racconta una delle “serate”.
http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,vie
wer/Itemid,3/page,5/articleid,1518_02_1971_0116A_0021_23282150/
Ma vorrei anche regalarle, Egregio Sig. Vito, un reperto storico: si tratta dell'elenco ufficiale dei
pertecipanti alla prima serata della Mascherina d'Oro di Venerdì 26 Marzo 1971! Bei tempi...

 Ho trovato anche una foto che ha puramente valore per il sottoscritto, qui ripreso in un elegantissimo smoking nella serata del 14 maggio del 71, ricorrenza del 23° compleanno. Nell'occasione un attestato con auguri da parte di un funzionario della casa editrice (Francesco Carrata, se non ricordo male) durante la serata al Club 84; sto ancora cercando una fotografia di gruppo di una serata al Club 84 dove fu ospite d'onore Franco Tozzi (spero di trovarla).
I musicisti con cui ebbi contatto, anche breve, senza collaborare musicalmente, ma importanti per la formazione musicale e soprattutto umana di quel tempo furono i maestri Nuccio Nicosia, poi Carletto Spinardi, Bevione (avendo come punto di frequentazione la "Maison de Musique", il negozio musicale in corso Orbassano del compianto Marcellino Signetti). 
Nuccio Nicosia fu il mio insegnante di chitarra per più di un anno. Allora quindicenne, abitava a Santa Rita ed ogni domenica mi recavo a casa sua in via Stampatori per la lezione. Grande maestro e valente musicista, lo rividi ancora nei primi anni '80 nel negozio di musica di via Guala, il Salotto Musicale di Giuliano Merizzi.
In altro periodo collaborai con il maestro Antonino Mameli, oggi ottantenne, che vive a San Maurizio Canavese anch'egli infruttuosamente cercato, in un progetto con Sergio Buscaglione.
Al Florida avemmo la collaborazione del bravissimo sassofonista Silvano Morra.
Altri nomi, Ermenegildo "Gildo" Nadalin, leggenda per i giovani chitarristi in erba, il cantante Paolo Zavattero.

Mi sovvengono altri flash: una sostituzione di tastierista con il gruppo torinese Thomas e i Targets, bravi e simpatici, a Castelfranco Emilia forse nel 1970; e poi mi ricordo che nel 1964 con il nostro gruppo The Blue Stars ci esibimmo al Fortino e nell'occasione accompagnammo "The Bulgars", un quartetto solo vocale che interpretava magistralmente il repertorio nascente dei Beatles (Please please me, Misery, ecc.)
Un altro personaggio accompagnato in qualche occasione fu un cantante conosciuto come David, l'emulo di Adamo; durante una sostituzione presso la sala De Benedetti di Piazza Carignano, nel 1968 con obbi la brava cantante Gabriella DI Blasio, che fu ospite d'onore proprio durante una serata della Mascherina d'Oro.

Sperando di averle fatto cosa gradita, La ringrazio come sempre per l'attenzione e la saluto cordialmente.

                                                                     Enrico CASALI


2 commenti:

  1. Risposte
    1. Un musicista torinese che nei '60 e '70 ha suonato in vari complessi (beat e pop) che si esibivano nei vari locali e night club. Il primo che mi viene in mente è Mister Bianco, che ricorderai sicuramente, un altro Paulo Zavattero (è stato il chitarrista di entrambi i complessi, tra gli altri).

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