Ritorniamo a parlare di Bruno Lauzi presentando uno dei due suoi album pubblicati dalla CGD nel 1965; proprio in questi giorni in cui, come molti di voi sanno, è stato distribuito dei negozi un doppio cd con un concerto dal vivo di Lauzi con Paoli, Bindi ed Endrigo, insomma quasi tutto il meglio della nostra canzone d'autore, registrato a Roma nel 1978 al Teatro Sistina: e da entrambi i dischi (l'odierno e quello del 1965) emergono le caratteristiche dello stile del cantautore nato all'Asmara, la mescolanza della malinconia con l'umorismo (ed anche per questo gli inizi di Lauzi annoverano molte esibizioni in locali di cabaret come il Derby a Milano o Los Amigos a Torino) e la cura nella scrittura dei testi e delle musiche.
Il disco racchiude molti brani notissimi, su tutti "Il poeta", che con "Ritornerai" è la sua canzone più famosa e che è una delle gemme della nostra canzone d'autore; nota è anche "Menica, menica" (presente anche nel live citato in precedenza), che ha nel testo alcune frasi che ispireranno qualche anno dopo Francesco Guccini per "Il bello" (in particolare la descrizione di questo personaggio con le scarpe di copale e la moto Gilera)...forse una citazione involontaria del pavanate?
La Stampa - 2 dicembre 1929 - n° 287 - pag 5 |
Nell'etichetta è presente un errore: infatti la seconda canzone è scritta da Robert Hargreaves, Harry Tilsley e Stanley J. Damerell, tuttavia i veri autori sono assenti e vengono riportati gli stessi di "I'm thirsty for kisses", e cioè ,J.Fred Coots e Lou Davis, ma come sappiamo negli anni '60 non c'era molta accuratezza nel riportare i dati corretti nelle copertine o nelle etichette dei dischi.
"La fretta" è sicuramente uno dei brani meno conosciuti di Lauzi, mi pare anche che sia uno dei pochissimi del primo periodo che non ha reinciso in seguito; musicalmente è eseguito con il solo accompagnamento della chitarra.
Anche "Il casermone", un valzer, è interessante, una "Murder song" alla Nick Cave che mi ricorda un po' "Via Broletto 34" di Sergio Endrigo.
Chiude il disco "Garibaldi", cover della celebre "Fever" (...ma sull'etichetta la canzone porta solo la firma di Lauzi), incisa da moltissimi artisti tra cui Elvis Presley, con un testo patriottico che racconta con l'humor di Lauzi la storia dell'Eroe dei Due Mondi.
Gli arrangiamenti dell'album sono curati da Franco Tadini.
LATO A
1) Gli acrobati (Bruno Lauzi)
2) La banda (Bruno Lauzi)
3) Menica, menica (Bruno Lauzi)
4) I'm thirsty for kisses (J.Fred Coots-Lou Davis)
5) When I met Connie in the cornfield ( Robert Hargreaves-Harry Tilsley-Stanley J. Damerell)
6) I cargo (Bruno Lauzi)
LATO B
1) Il poeta (Bruno Lauzi)
2) Vecchio paese (Bruno Lauzi)
3) La fretta (Bruno Lauzi)
4) Il casermone (Bruno Lauzi)
5) Garibaldi (Bruno Lauzi-Eddie Cooley-John Davenport)
Grazie come al solito per ogni disco che riguarda Lauzi...!
RispondiEliminaPs: la produzione è affidata a tale RconS... che non sia il Riccardo Sanna nazionale?!?