Il blog oggi commemora Giorgio Gaber, di cui ieri è stato l'anniversario della scomparsa, con...un disco di Ombretta Colli: ma si tratta di un album in cui la collaborazione del consorte è decisamente predominante in quasi tutti i brani, ed è sottolineata anche nel retro di copertina, con la scritta "con la partecipazione straordinaria del signor G." (che ricorda lo spettacolo di Gaber di quel periodo).
L'etichetta che pubblica l'album è la Carosello, a cui la Colli era approdata insieme al marito, che aveva lasciato la Vedette.
"Lu primmo ammore", che apre l'album, è una rielaborazione di un noto canto popolare pugliese, anzi per essere precisi barese; in questa versione è firmato da Gaber e Umberto Simonetta.
Anche "Sant'Antonio" proviene dalla tradizione popolare, ed è notissima la versione che incisero i Gufi, cantata da Lino Patruno: la firma qui è invece di Gaber e Giuseppe Tarozzi, come anche nelle due canzoni successive (anche se "A me cosa mi costa" è anch'essa un brano popolare).
Di "Paparadio", in cui canta anche Gaber, abbiamo già parlato a settembre del 2011 nel post dedicato al 45 giri.
"La mia mama" è l'unica canzone che non è scritta da Gaber, ma da Gian Piero Simontacchi per il testo e da Giorgio Casellato, collaboratore abituale di Gaber, per la musica: già pubblicata nel 1969 su 45 giri dalla Rare, viene registrata per questo disco in una nuova versione.
"La cinquecento targata MI" (il cui titolo mi ha sempre fatto venire in mente "Un auto targata TO" di Lucio Dalla e Roberto Roversi) è la prima delle quattro canzoni scritte dal solo Gaber; qui la voce della Colli è accompagnata da un coro in stile alpino.
Il lato B si apre con "Mapim-mapom", in cui si riascolta nuovamente la voce di Gaber, autore delle due canzoni successive, il valzerone "Ho paura" e "Amore e fame".
"Amore e lavoro" è invece una rielaborazione de "La mura di Parenzo", altro canto folk, mentre "E' qua è là" fa venire in mente certe canzoni del periodo Vedette di Gaber, che canta anche il brano conclusivo, scritto per il testo da Rodolfo Traversa, che dà il titolo al disco.
L’orchestra è diretta da Giorgio Casellato.
LATO A
1) Lu primmo ammore (Umberto Simonetta-Giorgio Gaber)
2) Sant'Antonio (Giuseppe Tarozzi-Giorgio Gaber)
3) Paparadio (Giuseppe Tarozzi-Giorgio Gaber)
4) A me cosa mi costa (Giuseppe Tarozzi-Giorgio Gaber)
5) La mia mama (Gian Piero Simontacchi-Giorgio casellato)
6) La cinquecento targata MI (Giorgio Gaber)
LATO B
1) Mapim-mapom (Giuseppe Tarozzi-Giorgio Gaber)
2) Ho paura (Giorgio Gaber)
3) Amore e fame (Giorgio Gaber)
4) Amore e lavoro (Giuseppe Tarozzi-Giorgio Gaber)
5) E' qua è là (Giorgio Gaber)
6) Viva l'ammore (Rodolfo Traversa-Giorgio Gaber)
Buon giorno e Buon Anno!
RispondiEliminaMi dispiace ma il disco di Ombretta Colli non si riesce a scaricare. Mediafire dice che, ogni volta si fa un tentativo per scaricare, "Permission dinied".
Riesci a fare qualcosa per rendere il file accessibile?
Grazie e salutoni da Attilio.
Un disco anche spiritoso nel suo genere. La Colli dimostra doti da interprete ironica e dissacrante nello stile della scuola milanese come aveva già fatto Maria Monti nel cabaret del Derby.
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