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domenica 19 giugno 2016

Mario degli Showmen - Primavera/Verso le nove di sera (1974)













Posso affermare, senza timore di essere smentito, che Mario Musella, il cantante degli Showmen, è stato una delle migliori voci italiane: non certo a caso Pino Daniele gli aveva dedicato forse il suo album migliore, "Nero a metà": era il 1980, e Musella era morto da poco, il 6 ottobre 1979, a soli trentaquattro anni per cirrosi epatica.
E Musella nero a metà lo era veramente, essendo figlio di un soldato americano di origine pellerossa e di una ragazza napoletana, e in questo accomunato all'amico James Senese, anche lui figlio di un soldato (nel suo caso afroamericano) e di una giovane di Napoli; i due hanno condiviso anche la prima parte della loro carriera musicale, dapprima in piccoli complesssini come "Gigi e i suoi Aster", poi con Vito Russo nella sua formazione, i "4 Con", ed infine negli Showmen, vale a dire in uno dei più preparati gruppi italiani degli anni '60, che dalle origini beat si avvicinarono al rhyhm and blues (genere che in Italia non è stato importato da Zucchero Fornaciari, come ahimè molti credono).
Poi le loro strade si divisero: quella di James, come tutti sappiamo, continuò attraverso il jazz-rock dei Napoli Centrale con tre album interessanti per la Ricordi e moltissimi altri dischi negli anni a venire (pochi anni fa ho avuto modo di assistere ad un suo spettacolare concerto al Folkclub qui a Torino in cui con il sax ha fatto magie), senza dimenticare la sua lunga collaborazione con Pino Daniele.
Musella invece fu meno fortunato: incise alcuni 45 giri con poco riscontro, partecipò nel 1972 a "Un disco per l'estate" (venendo subito eliminato), incise un album con fior di musicisti napoletani (tra cui Pino Daniele alla chitarra ed Enzo Avitabile al sax) rimasto inedito ed uscito solo postumo.
Avrebbe meritato sicuramente di più: ne parliamo solo oggi per la prima volta nel blog, presentando un suo 45 giri del 1974 pubblicato come Mario degli Showmen, evidentemente sperando di attirare l'attenzione citando il suo mai dimenticato gruppo.
"Primavera" è una canzone melodica ben costruita, in cui la voce di Musella è sì in evidenza, ma non  è certo questo lo stile che gli è più congeniale; il sassofono che si ascolta in sottofondo dovrebbe essere suonato da Enzo Avitabile (ma il nome non è riportato sull'etichetta).
"Verso le nove di sera" è più interessante: la musica è scritta dal chitarrista degli Showmen Giuseppe Botta, mentre il testo è di Luigi Gnolo, paroliere attivo negli anni '60 e '70 in Durium e in RCA, ed è un brano più ritmato con il sax in evidenza.
Entrambe le canzoni sono arrangiate da Giacomo Simonelli autore della musica di "Primavera", mentre il testo è di Emilio Iarrusso.
La produzione è di Antonio Taccogna, che era anche il proprietario e fondatore dell'etichetta BBB (per cui il 45 giri è uscito) e di altre case discografiche napoletane di cui la più nota è la ATA.

1) Primavera (Emilio Iarrusso-Giacomo Simonelli)
2) Verso le nove di sera (Luigi Gnolo-Giuseppe Botta)

2 commenti:

  1. Interessante...non sapevo che "Nero a metà" era dedicato a lui

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  2. Ricordiamo che BBB (etichetta per la quale incise anche la seconda formazione degli Showmen senza Mario) stava per Black Beautiful Butterfly... in merito a Musella, siamo in Italia. Che altro aggiungere?!?

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