Di Nuccio Nicosia abbiamo già parlato tempo fa, presentando un disco da lui inciso per l'Emanuela Records all'inizo degli anni '60; il 45 giri di oggi è stato invece pubblicato nel 1976 dalla Cetra.
“Era d’estate” è una canzone scritta da Rinaldo Prandoni per il testo, mentre la musica è dello stesso Nicosia: su una ritmica funky la canzone ricalca un po’ certe cose di Barry White, con un coro femminile che accompagna la voce di Nicosia.
Sul lato B “Giochi d’orchestra”, strumentale introdotto da un clavicembalo, musicalmente più interessante.
Nuccio Nicosia continuerà l’attività dal vivo ancora per qualche anno.
Era d’estate (Rinaldo Prandoni-Giuseppe Nicosia)
Giochi d’orchestra (Giuseppe Nicosia)
Meno male che di questi deleteri "cloni" (come lo hai giustamente definito tu) italiani di Barry White (eccezion fatta per Fausto Papetti, purtroppo...) dopo un po' se ne siano perse le tracce...
RispondiEliminacommento poco intelligente
EliminaCaro Annunziato, non so se sei un musicista, ma per quanto mi riguarda il parere che mi viene da esprimere è che di musica non è che ne capisci poco, ma se vogliamo dirla tutta non ne capisci 'na mazza.....Piero_1934@libero.it
RispondiEliminaCaro Annunziato, quelli che tu chiami "cloni" riferendoti all'orchestra NUCCIO NICOSIA, non solo non sai e non hai mai saputo chi sono, ma per dare simili pareri dovresti almeno essere, non dico musicista perchè per chiamarsi tale dovresti eseere in possesso di un diploma del conservatorio di Torino e non di Asti o Cuneo, ma almeno un suonatore di banda di paese anche perchè tutti i componenti il compleso erano tutti sigg. musicisti con quattro marroni così.......capito piccolo suonatore da angolo della stazione con piattino davanti!!!!!!!!!
RispondiEliminaIn effetti ho espresso il mio parere senza conoscere i musicisti che componevano l'organico, ma nulla cambia il mio parere rispetto a quello che ho ascoltato.
RispondiElimina... e poi la mia critica era rivolta contro il risultato, non contro i musicisti (che apprezzo e stimo) che purtroppo era (e rimane) deboluccio...
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