Euterpe era la musa della musica, secondo la mitologia greca. Questo blog tratta di musica: classica, leggera, pop (come recitava Vanna Brosio presentando "Adesso musica"). Sono quindi presenti nel blog recensioni di dischi e di libri su argomenti musicali, accompagnate da immagini, con un occhio di riguardo (anche se non esclusivo) per la musica prodotta sotto la Mole.
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martedì 26 marzo 2013
La Lionetta - Danze e ballate dell'area celtica italiana (1978)
E' da parecchio tempo che non presentiamo nel blog un disco di musica folk piemontese, e rimediamo oggi con un gruppo, La Lionetta, che sono stati con i Cantovivo i maggiori artefici della riscoperta della tradizione musicale subalpina della seconda metà degli anni '70.
Quest'album pubblicato nel 1978 dalla Shirak (l'etichetta di Johnny Betti) è il loro disco di debutto, molto curato anche graficamente: la copertina è apribile e all'interno vi sono i testi e le presentazioni di ogni brano.
La quasi totalità di essi proviene dal repertorio raccolto da Costantino Nigra, il politico italiano che si dedicò alla riscoperta ed alla conservazione del patrimonio popolare della sua regione, il Piemonte.
I componenti del gruppo sono Roberto Aversa (voce, chitarra acustica, thin wistle, cornamusa, percussioni),
Maurizio Bertani (mandolino, flauto dolce, bombarde, metallofono, violino, voce), Marco Ghio (violino, tablas, voce), Vincenzo Gioanola (melodeon, accordeon, dulcimer, banjo, percussioni, voce) e Laura Malaterra (voce, chitarra classica, dulcimer, percussioni); Aversa e Bertani sono gli unici rimasti nella formazione attuale de La Lionetta.
LATO A
1) Papà demi la bela (tradizionale - Nigra 41)
2) Suite per cornamusa
a) Magna Giuvana (tradizionale - Nigra 87)
b) Ballo della banda dei gobbi (tradizionale)
3) Le vioire (La canzone di Martin) (tradizionale - Nigra 132)
4) La bergera (tradizionale - Nigra 90)
5) Curenta occitana
a) Curenta (tradizionale)
b) Balet (tradizionale)
6) Un'eroina (tradizionale - Nigra 13)
LATO B
1) Dona bianca (tradizionale - Nigra 1)
2) Giga di Sampeyre
a) Introduzione (tradizionale)
b) Giga (tradizionale)
c) Balet (tradizionale)
3) Prinsi Raimundu (tradizionale - Nigra 6)
4) Saltarello (anonimo XIV secolo)
5) Danze di Coumboscuro (tradizionale)
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... scusa Vito, quale sarebbe l'area celtica italiana?!?
RispondiEliminaCiao Annunziato, potrei risponderti io ma, visto che qui sotto c'è stato un intervento di Vincenzo Gioanola, sarebbe interessante se alla tua domanda rispondesse proprio lui, perciò....attendiamo la risposta di Vincenzo!
EliminaMai sentito parlare di Gallia Cisalpina?
Eliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Celti#/media/File:Celts_in_III_century_BC.jpg
Avrebbero dovuto intitolare il loro lavoro "Danze e ballate dell'area celtica Cisalpina", visto che non esiste effettivamente un area celtica italiana. La Cisalpina è celtica a tutti gli effetti ed è da sempre stata differente dall'Italia. In verità la Cisalpina non è MAI stata parte dell'Italia, se non per colpa delle ideologia unitariste garibaldine. Garibaldi fu un Cisalpino TRADITORE della Cisalpina, consegnandola a Roma e al meridione italico, e facendo in modo che le organizzazioni criminali mafiose sudiste se la spartissero.
Elimina"Quant'è bella giovinezza, che ti fugge tuttavia..."
RispondiEliminaFinalmente ho trovato il tempo per sentire questo disco, davvero molto particolare.
RispondiEliminaForse la voce di Laura Malaterra è meno efficace di quelle di Karen Matheson (a mio avviso inarrivabile) o di Maire Brennan, però va detto che sono davvero molto bravi.
Penso che la "giga" di cui al brano n. 8 sia la traduzione di quello che è il "jigs" dei Capercaillie.
Un disco interessante del quale ti ringrazio molto.
Approfitto per fare a te e a tutti i lettori del blog tanti auguri di buona Pasqua.
Roberto