Euterpe era la musa della musica, secondo la mitologia greca. Questo blog tratta di musica: classica, leggera, pop (come recitava Vanna Brosio presentando "Adesso musica"). Sono quindi presenti nel blog recensioni di dischi e di libri su argomenti musicali, accompagnate da immagini, con un occhio di riguardo (anche se non esclusivo) per la musica prodotta sotto la Mole.
Cerca nel blog
sabato 20 aprile 2013
Natalino Otto - Têxo/Me son innamoôu de ti (1965)
Oggi un post totalmente genovese: sotto la Lanterna sono nati infatti l'autore dei testi Giorgio Calabrese, l'autore della musica di "Têxo" Gian Franco Reverberi, e l'arrangiatore delle due canzoni, suo fratello Gian Piero, mentre Natalino Otto (autore della musica del lato B), come sappiamo, nasce a Cogoleto (in provincia di Genova).
Il 45 giri viene pubblicato nel 1965 dalla Telerecord, che era la casa discografica che aveva fondato il Codognotto nel 1960: uno dei primi casi di cantante che diventa anche discografico (prima di lui, a memoria, c'erano stati solo Teddy Reno con la CGD e Bruno Rosettani con la Sabrina).
Passando alle canzoni, "Têxo" è musicalmente più ritmata, e all'ascolto mi fa venire in mente le canzoni in genovese che poco tempo prima aveva inciso Lauzi (anche con lo pseudonimo Miguel & i Caravan), mentre "Me son innamoôu de ti", più lenta, è una canzone d'amore.
Purtroppo non capisco per nulla il genovese, lingua che all'orecchio sembra simile a volte al portoghese, ma comunque i due brani sono gradevoli anche senza capire il testo, e Gian Piero Reverberi arrangia con la consueta classe.
1) Têxo (Giorgio Calabrese-Gianfranco Reverberi)
2) Me son innamoôu de ti (Giorgio Calabrese-Natalino Otto)
Etichette:
Gian Franco Reverberi,
Gian Piero Reverberi,
Giorgio Calabrese,
Natalino Otto,
Telerecord
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Vito,
RispondiEliminahai notato come il titolo del lato B rimandi a un brano di un altro genovese (seppur d'adozione)?
Ciao!
Vero...un cantautore piemontese, anzi per metà (la metà del padre naturale) torinese.
EliminaAgli effetti speciali: Umberto Eco e i fratelli Reverberi. :-)
RispondiEliminaUmberto Eco???
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminaehi, figgeu !!
RispondiEliminaChissà cosa ha da raccontare Giorgio Calabrese su queste due canzoni.....
Elimina...e magari anche qualcosa riguardo il complesso dei Gentlemen, che ha accompagnato Natalino (ed anche inciso alcuni dischi) nel corso del periodo Telerecord: chi erano i componenti del gruppo?
EliminaMarco da Genova
Due brani assolutamente deliziosi e - per l'epoca - "fuori dal tempo": uno dedicato all'amata (Teresa), per dirle di salire che la mamma non c'è e l'unico che li può vedere è un gatto (che però ha assicurato che non farà la spia); l'altro (Mi sono innamorato di te) è un ricordo dell'amata nei tempi che furono, con lei vestita elegantemente e lui con i suoi quattro stracci, pronti ad andare a vedere le finestre illuminate: peccato oggi sia tutto cambiato, anche lei...
RispondiElimina