Loredana Faby (pseudonimo di Loredana Favaretto) è una di quelle cantanti degli anni '60 di cui si hanno pochissime notizie, e che hanno avuto una carriera molto breve: torinese, incide per la Cromaphon, piccola etichetta che aveva sede a Torino in via Benevento 34.
Quello che presentiamo nel post di oggi sicuramente non è il suo primo 45 giri: infatti abbiamo trovato su "Stampa Sera" la notizia di un altro disco pubblicato a ottobre del 1964 per la stessa etichetta.
Ad aprile come potete vedere vengono pubblicizzate alcune sue esibizioni dal vivo con il complesso V.R.5, di cui non sappiamo nulla (ma che immaginiamo essere torinese): da notare come il suo nome sia più in evidenza rispetto a quello di Lauzi, che nello stesso giorno si esibiva in un altro locale e che era evidentemente più noto (tra l'altro aveva appena partecipato a Sanremo).
Nello stesso mese la Faby partecipa al "Festival Cento Torri", noto anche come "Festival di Chieri", che era noto a livello regionale e che aveva proprio la Cromaphon tra i promotori-organizzatori.
Qualche mese dopo infine troviamo la Faby al "Festival di Ancona" (su cui potete trovare qualche informazione in più in questo sito ), abbastanza noto a livello nazionale, in cui nella prima edizione si era messo in luce Adriano Celentano; a seguito di questa partecipazione ha anche un'apparizione televisiva....e questa è l'ultima notizia su di lei che abbiamo reperito.
Passando ora alle canzoni, "Non amo che te" è una canzone orecchiabile e ben arrangiata, che però ricorda un po' lo stile che andava di moda due anni prima: ormai nel 1965 stava prendendo piede il beat con le nuove sonorità provenienti da oltremanica e da oltreoceano, ed in questo senso la canzone era sicuramente un po' fuori tempo, pur essendo comunque gradevole.
Mentre in SIAE il testo è firmato da Carmelo Alessi e la musica da Guido Bassetti e Alfonso Corsini, sull'etichetta non appare il nome di quest'ultimo e vi è due volte quello di Alessi.
Quest'ultimo è un compositore e paroliere calabrese, di Taurianova, titolare della casa discografica Colossal e delle edizioni musicali Bruzia; più noto Alfonso Corsini, fiorentino nato nel 1928, che ha usato spesso nella sua carriera lo pseudonimo "Agicor" e che, titolare di un negozio di dischi a Firenze e collaboratore di Carlo Alberto Rossi (come distributore in Toscana della casa discografica CAR Juke-Box), ha iniziato la carriera di compositore nel 1956.
Rodolfo Cirio nel 2006 |
Loredana Faby nel 2006 |
Lo stile della Faby in queste due canzoni, entrambe con l'orchestra di Rodolfo Cirio, può far venire in mente la sua più illustre concittadina Rita Pavone.
1) Non amo che te (Carmelo Alessi-Guido Bassetti-Alfonso Corsini)
2) Resta qui (Gennaro Vassallo-Aldo Tonini)
Il genere di post che amo... ci risentiamo all'ascolto del disco!
RispondiEliminaQuesti "obscure records" sono, a mio avviso, la parte più intrigante di quella immensa fucina di canzoni e di artisti che furono gli anni '60.
RispondiEliminaA questo proposito ricordo vagamente una certa Sonia, ma non credo fosse la stessa Sonia di "Non c'è che lui", che cantava un brano nel cui testo si parlava di un gelato alla panna. Chissà se hai qualche info in più e se, magari, un giorno potrai presentarci il disco...
Grazie, Maurizio