Lidia
Martorana ha iniziato la carriera giovanissima: già nel 1933,
a soli sette anni, fu scelta come voce bianca per accompagnare
Beniamino Gigli durante un'esibizione all'Eiar a Torino.
In
seguito, come si sa, diventerà dapprima una delle componenti
del Trio Aurora, fondato dal Maestro Carlo Prato (l'artefice del
successo delle olandesi Lescano), e poi a partire dal 1946 una
cantante solista di successo prima come Lidia Aurora (per poche
incisioni, tra cui il successo “Il mio nome è donna”) e
poi con il suo vero nome, lanciando brani come “Amore baciami” e
“Addormentarmi così”, ripresi negli anni successivi da
molti altri cantanti, oltre alla goliardica “Che mele”.
Negli
anni '50, dopo altre incisioni per la Odeon, si ritira per dedicarsi
alla famiglia, e solo negli anni '60 riprende a cantare, anche se
solo a livello locale: ed a questo periodo risale questo 45 giri,
inciso per la Phonorex, etichetta torinese di cui abbiamo già
parlato nel blog, insieme ad un altro cantante, il siciliano Filippo
Alotta, che canta sul lato B.
La
canzone sul lato A, “Arrivederci a Trani”, fu presentata dalla
Martorana al Festival della cittadina pugliese; si tratta di uno di
quei tipici brani dedicati a località turistiche che andavano
di moda negli anni '60, sul modello di “Love in Portofino” o “Auf
Wiedersehen a Diano Marina”, e il testo è di Giovanni
Augelli mentre la musica è del Maestro Tommaso Ansalone,
clarinettista e sassofonista che negli anni '30 aveva suonato con
Carlo Prato, poi nell'Orchestra di Carlo Minari ed infine in quella
di Angelini.
La
signora Martorana ci ha raccontato che, nel corso della
manifestazione a Trani, ebbe modo di conoscere Peppino Gagliardi, che
si complimentò con lei per la voce, ignorando che si trattasse
di un nome celebre quasi vent'anni prima.
“Futuro
campione” è un brano ritmato con in evidenza un sassofono
che segue la voce del cantante per tutto il brano; il testo racconta
le vicende di un ciclista ad inizio carriera ed è di Antonio Esposito (di cui non so nulla), mentre la musica è di Giuseppe Rinaldi, musicista che ha collaborato anche con la Kansas in anni successivi.
Filippo
Alotta, padre della sicuramente più nota Francesca (che ha
vinto con Aleandro Baldi il Festival di Sanremo del 1992 con “Non
amarmi), nato a Palermo il 22 giugno del 1941 e morto nella stessa
città il 12 agosto del 2003, partecipò sempre nel 1964
al Festival di Castrocaro; incise alcuni 45 giri per la Phonorex e in
seguito, dopo essersi dedicato al canto lirico, anche vari album di
canti folk e di operette, con discreto successo
I
due cantanti sono accompagnati dal complesso Weller.
1)
Arrivederci a Trani (Giovanni Augelli-Tommaso Ansalone)
2)
Futuro campione (Antonio Esposito-Giuseppe Rinaldi)
... te l'ho già detto mille volte che questo è il genere di post che mi piace... o no :) ?!?
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