Euterpe era la musa della musica, secondo la mitologia greca. Questo blog tratta di musica: classica, leggera, pop (come recitava Vanna Brosio presentando "Adesso musica"). Sono quindi presenti nel blog recensioni di dischi e di libri su argomenti musicali, accompagnate da immagini, con un occhio di riguardo (anche se non esclusivo) per la musica prodotta sotto la Mole.
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martedì 1 dicembre 2015
Sergio Caputo - Sergio Caputo (1981)
L'RCA aveva lanciato nel 1980 il Q Disc, che come ricorderete aveva le dimensioni di un normale 33 giri ma soltanto quattro canzoni, due per lato, con una durata, più o meno, la metà di un normale LP; la Ricordi rispose con gli Ep30, una serie di vinili che avevano la caratteristica di essere incisi da un solo lato; il primo fu quello di Ettore Sciorilli, il figlio del maestro Eros, un altro fu quello dei Divieto di Sosta.....ma avremo modo di ritornarci in seguito
Stando alla copertina, Ep sta per "estremamente pallido", mentre 30 era, più o meno, la durata del disco.
Sergio Caputo era reduce da un contratto con la IT di Micocci, per cui aveva inciso un 45 giri in stile cantautore (maggiori notizie le potete trovare nel blog del Vampiro), dopodichè aveva deciso di trasferirsi a Milano, città in cui lavorava come grafico pubblicitario e in cui era riuscito ad ottenere un contratto con la Ricordi, per cui pubblicò solo questo disco prima di raggiungere il meritato successo passando alla CGD con "Un sabato italiano".
Parliamo delle quattro canzoni: "Ehi ehi tu" ricorda ancora lo stile del periodo romano, ed è sicuramente il momento più dimenticabile del minialbum, mentre il brano successivo, "Meglio così", è invece la canzone più riuscita del disco, ed è quella che forse ricorda di più il Caputo dei dischi CGD, almeno musicalmente.
"Il professore" è basato su una chitarra acustica, mentre il testo descive un personaggio solitario che frequenta i bar, probabilmente conosciuto da Caputo nel corso delle sue scorribande romane notturne tra night ed Hemingway Caffè Latino; il sax è in evidenza (ma purtroppo non sappiamo chi lo suona, mancando i crediti dei musicisti in copertina).
"Mentre il sole se ne andava via" ha una ritmica quasi reggae, raccontando le vicende di una serie di personaggi, ma in questo senso in seguito Caputo farà di meglio.
Gli arrangiamenti sono di Roberto Puleo (che presumibilmente suona le chitarre) e la produzione di Kiko Fusco (della Schola Cantorum) e Riccardo Rinetti, il Rino di cui Caputo (autore dei testi e delle musiche di tutti e quattro i brani) racconterà le gesta in "Io e Rino" e in altre canzoni.
Curata la grafica: in una busta trasparente vi è il disco, che dal lato non inciso ha una fotografia di Caputo con i capelli lunghi in un quadrifoglio, ed una copertina con da un lato i testi delle canzoni e dall'altro, il retro, una "autobiografia muriatica" dell'artista.
1) Ehi ehi tu
2) Meglio così
3) Il professore
4) Mentre il sole se ne andava via
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Molto interessante il post...grazie ;-)
RispondiEliminaIl professore é il miglior brano composto da caputo, provare per credere. No kidding, Indomito.
RispondiEliminaInteressante il pre-Sabato..
RispondiEliminaC