Euterpe era la musa della musica, secondo la mitologia greca. Questo blog tratta di musica: classica, leggera, pop (come recitava Vanna Brosio presentando "Adesso musica"). Sono quindi presenti nel blog recensioni di dischi e di libri su argomenti musicali, accompagnate da immagini, con un occhio di riguardo (anche se non esclusivo) per la musica prodotta sotto la Mole.
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domenica 13 dicembre 2015
Gian Pieretti - Cianfrusaglie (1974)
Dopo l'album "Il vestito rosa del mio amico Piero" Dante Pieretti, che tutti conoscono come Gian, ritorna alla Vedette per un solo 45 giri, e passa poi alla Dig-It, etichetta per cui pubblica a novembre 1974 questo disco, "Cianfrusaglie", che vede la collaborazione di Ivan Graziani, anche lui in quel periodo con la Dig-It, che suona le chitarre, il banjo e il flauto (e di cui si ascolta qui e là anche la voce).
Dalle canzoni del disco emerge l'interesse di Gian Pieretti verso i cantautori della West Coast: la canzone d'apertura, "Dolce negli occhi", se cantata in inglese potrebbe venir fuori da un disco di Neil Young...ed infatti è seguita da una cover di "Harvest", con un testo che si differenzia totalmente dall'originale.
In "Io pazzo no" a un certo punto c'è un verso, "Io vendo la mia pazzia", che mi fa venire in mente "Venderò" di Bennato, di due anni successivi; il testo è comunque interessante, con molti spunti pacifisti.
In "Ragioni di vita", bella canzone acustica, è in evidenza la chitarra di Graziani, che si sente nel coro, mentre in "Viola" lo si ascolta anche al flauto e, nella coda strumentale, alla chitarra elettrica.
"Io di chi" mi ricorda un po' certe canzoni di Drupi del periodo, cose come "Sereno è": è forse la canzone in cui è più evidente il controcanto di Graziani nel ritornello.
"Periferia" è una ballata un po' più ritmata della media del disco, con un bel testo, mentre sono acustiche "Undici di sera", canzone d'amore e di solitudine, e "Francesca no", uno di quei ritratti femminili tipici di Graziani.
Conclude questo bel disco, che andrebbe riscoperto (e ristampato in CD) "Fammi vivere", con un inizio di pianoforte e armonica.
Ivan Graziani collabora con Pieretti alle musiche di "Viola" e scrive quelle di "Francesca no", mentre in altre due canzoni, "Io di chi?" e "Fammi vivere" collabora nella scrittura Claudio Damiani, chitarrista che collabora ancora oggi con il cantautore; infine "Ragioni di vita" e " Undici di sera" hanno le musiche di Bruno Longhi, che suona il basso e l'organo.
Oltre ai già citati Graziani e Longhi, completano il gruppo dei musicisti Sergio Poggi (componente dei Flora Fauna Cemento, come Longhi) alla batteria e al pianoforte, Maurizio Preti alle percussioni e lo stesso Pieretti all'armonica a bocca.
La produzione è curata da Pippo La Rosa, uno dei quattro titolari della Dig-It (gli altri sono il già citato Damiani, Vitaliano Caruso ed Eugenio Del Sarto)
LATO A
1) Dolce negli occhi (Gian Pieretti)
2) Canada (Gian Pieretti-Neil Young)
3) Io pazzo no (Gian Pieretti)
4) Ragioni di vita (Gian Pieretti-Bruno Longhi)
5) Il viola (Gian Pieretti-Ivan Graziani-Gian Pieretti)
LATO B
1) Io di chi? (Gian Pieretti-Claudio Damiani-Gian Pieretti)
2) Periferia (Gian Pieretti)
3) Undici di sera (Gian Pieretti-Bruno Longhi)
4) Francesca no (Gian Pieretti-Ivan Graziani)
5) Fammi vivere (Gian Pieretti-Claudio Damiani-Gian Pieretti)
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Grazie! Per non fermarmi alla stupenda "Il vento dell'Est"
RispondiEliminaC
interessante!!!
RispondiEliminaOttimo disco. Più che dimenticato, mai considerato (a torto). Grazie di tutto e buone feste.
RispondiEliminaUna bella riscoperta che rende giustizia a Gian Pieretti. Grazie
RispondiEliminaDavvero un album da riscoprire di cui ricordo bene "Canada" per il fatto che fù abbastanza radiotrasmessa e che non di rado si ascoltava pure dai juke box.
RispondiEliminaGrazie
Enrico VIII