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domenica 27 dicembre 2015

Giusy Balatresi - Giusy Balatresi (1970)












 Una cantante che sicuramente avrebbe meritato maggior fortuna, Giusy Balatresi: un solo album inciso, quello di cui parliamo oggi, più tre 45 giri, tutti realizzati in un paio d'anni.
Pur non essendo una cantautrice, il suo 33 giri è però un disco che è dedicato alla canzone d'autore, italiana e straniera: il primo paragone che mi viene, pur nelle inevitabili differenze stilistiche, è con un LP di Donatella Moretti, "Storia di storie" (che però, al contrario di questo della Balatresi, è stato ristampato in CD).
Pisana, Giusy si mette in luce nel 1967 al Cantapiper, manifestazione organizzata dall'RCA Italiana per individuare nuovi talenti, ed ottiene un contratto con questa casa discografica; l'album arriva nel 1970, ed è prodotto da Vincenzo Micocci, che sappiamo attento alla canzone d'autore.
La canzone di apertura (che però ritorna nel corso del disco, anche se ciò non è indicato né nel retro di copertina né sull'etichetta) è una sorta di annuncio programmatico dell'album, scritta da Giuseppe Lo Bianco per il testo e dai fratelli De Angelis (che si occupano anche degli arrangiamenti del disco) per la musica, si intitola "Canzoni" e sfuma nel brano successivo, "Magnifica età" di Ugolino (con la musica del suo collaboratore dell'epoca, Pino Cappelletti), che fu pubblicato anche su 45 giri (sul retro "Mi piace la tua faccia"); l'altra canzone di Ugolino, il valzer "Come per miracolo", si trova sul lato B.
"Sola in città" è la versione (con testo di Lo Bianco, come peraltro quasi tutte le cover di canzoni straniere) di "I guess the Lord must be in New York City" di Harry Nillson, canzone che ricorda molto nell'arrangiamento un suo successo precedente, "Everybody's talking" (che però era stata scritta da Fred Neil), nota per essere stata inserita nella colonna sonora di "Un uomo da marciapiede".
"Sole", canzone scritta da Mickey Newbury, era stata incisa da Gene Vincent, mentre nel 1973 la inciderà anche il suo autore (nell'album "Heaven help the child") e nel 1975 Ray Charles ne darà una sua versione.
Con "Gira la terra" inizia una trilogia di canzoni di Donovan, il cui cognome sul retro di copertina è storpiato in Leitche: la prima è una versione di "Sun", mentre "Lo sai" è "Oh gosh!", entrambi i brani tratti dall'album del 1967 "A gift from a flower to a garde", uno dei dischi più belli dello scozzese; infine "Lalena", con il testo di Daniele Pace, sfuma nella ripresa di "Canzoni", mentre gli altri due brani di Donovan sono "il granchio e il vagabondo", cioè "The thinker and the crab" (dal già citato disco del 1967) e "Colori", cioè "Colours", con il testo di Herbert Pagani già inciso da altri artisti (i Corvi, ad esempio). 
Il lato B si apre con una cover di "Leabvin' on a jet plane", uno dei primi successi di John Denver, seguito dalla celeberrima "Amore che vieni, amore che vai", una delle poche canzoni di Fabrizio De André di cui è autore unico, sia del testo che della musica.
Il Don Powell autore della musica della bella "La donna del lago" non è il batterista degli Slade, ma un omonimo, cantante dei Folkstudio Singers, celebre gruppo gospel che partecipò anche al Festival delle Rose nel 1967 e che si dedicò poi alla carriera da solista.
Bob Dylan è presente con "Lay lady lay", su cui Luigi Albertelli scrive un testo che si allontana dall'originale e intitolato "Sei come sei"; il brano sfuma nella terza ed ultima parte di "Canzoni", che conclude il bel disco della Balatresi.


LATO A

1) Canzoni (Giuseppe Lo Bianco-Guido e Maurizio De Angelis)
2) Magnifica età (Guido Lamberti-Giuseppe Cappelletti)
3) Sola in città (Giuseppe Lo Bianco-Harry Nillson)
4) Sole (Giuseppe Lo Bianco-Mickey Newbury)
5) Gira la terra (Giuseppe Lo Bianco-Donovan Leitch)
6) Lo sai (Giuseppe Lo Bianco-Donovan Leitch)
7) Lalena (Daniele Pace-Donovan Leitch)
8) Canzoni (ripresa) (Giuseppe Lo Bianco-Guido e Maurizio De Angelis)

LATO B

1) Tra poco volerò via (Giuseppe Lo Bianco-John Denver)
2) Amore che vieni, amore che vai (Fabrizio De André)
3) Il granchio e il vagabondo (Giuseppe Lo Bianco-Donovan Leitch)
4) La donna del lago (Giuseppe Lo Bianco-Don Powell)
5) Colori (Herbert Pagani-Donovan Leitch)
6) Come per miracolo (Guido Lamberti-Giuseppe Cappelletti)
7) Sei come sei (Luigi Albertelli-Bob Dylan)
8) Canzoni (finale) (Giuseppe Lo Bianco-Guido e Maurizio De Angelis)

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