Venaria Reale, cittadina alle porte di Torino nota per la celebre reggia dei Savoia con la riserva di caccia reale (la veneria, da cui il nome), ha dato i natali ad almeno due cantanti: uno è Vincenzo Ricotta, cantante dei Powerillusi, e l’altro è Vittorina Bertolazzi, che incise alcuni dischi negli anni ’60 con il nome d’arte “Fiamma”.
Nell’articolo a fianco, tratto da un numero di “Giovani” del 1968, si parla di uno di essi, ma in questo post noi partiamo dall’inizio, e cioè dal primo, inciso per la Metropol (successivamente parleremo anche degli altri).
La Metropol era una etichetta sussidiaria della City, di proprietà della famiglia Friggieri, e distribuita dalla Ariston; moltissimi sono gli artisti che hanno inciso con l'etichetta un 45 giri, pochi però quelli che in seguito ne hanno realizzato almeno un secondo.
Tornando a Fiamma, “Quadrifoglio” nell’etichetta è definito uno shake; in realtà è una tipica canzone melodica, registrata in economia (visti gli scarsi mezzi della Metropol); il testo è di Teresina Ferrari, che si firma usando lo pseudonimo “Riscian”, mentre la musica è di Paolo Prencipe e M. Carbone.
“Occhio alle striscie” invece è scritto, sia per il testo che per la musica, da P. Ferrero, su cui non so nulla (anche se posso dedurre dal cognome che fosse un autore piemontese); è definito come “bajon”…
1) Quadrifoglio (Teresina Ferrari-Paolo Prencipe-M. Carbone)
2) Occhio alle striscie (P. Ferrero)
AAAAAAAARGHHHHHHHH!!! Cosa vedono i miei occhi? Striscie?!? Orrore!!! Va beh, l'errore grammaticale è forse il male minore del singolo, inconsistente sia testualmente sia musicalmente...
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