Al Cantagiro del 1966, oltre al vincitore dei giovani Mariolino Barberis, a Vasso Ovale e a Roberto Rangone, partecipa anche un’altra cantante piemontese, Marisa Galvan, nata nel 1947 ad Alessandria.
La Galvan si mette in luce nel 1963 come voce solista dei Diplomatici, complesso noto nella zona, con al pianoforte Luciano Rosina, e come spesso succede in questi casi le viene proposto di staccarsi dal gruppo: partecipa così nel 1966 al festival di Bellaria, riservato alle voci nuove (e vinto negli anni precedenti da Gianni Morandi, Vanis Rebecchi, Mimì Berté e Gianni Pettenati), e lo vince, ottenendo così un contratto discografico con la Parade, etichetta appena nata e fondata da Vincenzo Micocci con Nico Fidenco, il paroliere Carlo Rossi ed Ennio Morricone.
La Parade la fa partecipare al Cantagiro di quell’anno con “Io penso a domani”, la canzone del post di oggi, che è una cover di un brano dei coniugi Felice e Boudleaux Bryant, con il testo in italiano di Sergio Bardotti.
Il brano sul retro ha il testo scritto da Castellano & Pipolo e la musica di Bruno Nicolai (che dirige l’orchestra in entrambe le canzoni); entrambe le canzoni mettono in evidenza la voce potente della Galvan.
La cantante continua l’attività per qualche anno, esibendosi dal vivo con i Vanguard ed incidendo altri dischi, tra cui "Il migliardunesimo"; inoltre nel 1967 la Galvan recita nel film “Trio” di Gianfranco Mingozzi, che viene presentato con successo al Festival di Cannes.
Si ritira a vita privata alla fine del decennio.
1) Io penso a domani (Sergio Bardotti-Boudleaux Bryant)
2) Se te ne vai (Franco Castellano-Giuseppe Moccia-Bruno Nicolai)
Malgrado le promesse roboanti del retrocopertina, ci troviamo al cospetto di due canzoncine leggere leggere. Malgrado diverse ricerche, purtroppo non sono riuscito a risalire alla versione originale di Io penso a domani.
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