Ieri è iniziato il Festival di Sanremo e quindi, a partire da oggi, il blog presenterà alcuni dischi legati a questa manifestazione, come al solito alternando artisti legati a Torino o al Piemonte con altri del resto del mondo....e cominciamo subito con il Festival del 1975, una di quelle edizioni considerate "minori" ma che aveva in realtà in gara alcune belle canzoni e molti artisti interessanti, come Antonella Bellan, di cui abbiamo già parlato presentando il suo 45 giri “Chitarra e blue-jeans”, pubblicato nell’autunno del 1975: oggi invece presentiamo la canzone che, qualche mese prima, aveva portato Antonella alla ribalta nazionale del festival di Sanremo.
Così aveva scritto lei stessa nel commento al disco nel blog, in merito a “Lettera”: “Io non entrai in finale essendo la prima esclusa della mia serata. Ero piccola e tutto mi sembrò come avvolto in una sfera magica. Esperienza indimenticabile anche se, in quel momento, mi faceva rabbia la canzone che portavo al Festival, assolutamente non adatta alla mia personalità. Ma tant'è, mi ha permesso di conoscere persone straordinarie che altrimenti non avrei mai conosciuto come il grande Enrico Simonetti che dirigeva l'orchestra, e moltissime altre che ricordo sempre con un una certa commozione”.
Devo dire che “Lettera” è comunque una canzone orecchiabile, certo senza pretese, che mette comunque in evidenza le doti vocali di Antonella che, ricordiamolo, al momento della partecipazione al festival aveva solo sedici anni; il testo di Renato Scala e Luciana Medini racconta di un amore a distanza.
Meno interessante il retro, “Il regno d’amore”.
1) Lettera (Renato Scala-Luciana Medini-Pier Benito Greco-Mario Mellier)
2) Il regno d’amore (Luciana Medini-Mario Mellier)
Invece io sono in disaccordo: trovo più strutturata Il regno d'amore che Lettera (che poggia su argomenti in fondo all'epoca già triti); comunque, una grande prova vocale della Bellan che ne esce più che vittoriosa.
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