E dopo Augusto Vita , di cui abbiamo parlato a giugno, oggi è la volta di Massimo Vita, un altro cantante con cui non sono imparentato.
La voce di Massimo mi ricorda un po’ Walter Foini, ed anche lo stile di “Non ho che te” si colloca sulla linea dell’autore di “Una donna, una storia”; della canzone non esiste traccia in SIAE, e così non ho individuato chi possa essere il Renoldi citato nell’etichetta.
Più ritmata “Hai sbagliato, ho sbagliato”, con la musica scritta da Ninni Carucci (che cura gli arrangiamenti di entrambi i brani) che strizza l’occhio alla discomusic e ai Bee Gees.
1) Non ho che te (Andrea Lo Vecchio-Gino De Stefani-Gian Piero Ameli-C. Renoldi)
2) Hai sbagliato, ho sbagliato (Alberto Salerno-Ninni Carucci)
Uhm... a dire il vero, soprattutto nel lato B "Hai sbagliato, ho sbagliato", a me ricorda più Gepy, anche se per certi brani tipo "Conseguenza di una fine" assomiglia molto a Foini.
RispondiEliminaGrazie
Roberto59
Sì, in effetti può anche ricordare un po' Gepy...di certo non è che questo Massimo Vita fosse il massimo dell'originalità....
RispondiEliminane esiste un altro suo per la PDU
RispondiEliminail P.A.1126 con Lui ride/Sei nata mia
Per quel che concerne Non ho che te, facendo il confronto con A Bon, a Cannes, a Brest, a Cos (come da deposito SIAE) possiamo ipotizzare Andrea Lo Vecchio come autore e i restanti tre come compositori. Per i brani, il commento è lo stesso di Liboni, brani figli dell'epoca, un'occhio rivolto ai complessi melodici (Non ho che te) e l'altro alla disco allora imperante (Ho sbagliato, hai sbagliato, decisamente migliore come testo).
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