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domenica 7 febbraio 2016

I Brutos - Gina, amore mio.../Una bionda un po' scema per quattro scemi che vanno a remi (1970)












Oggi presentiamo un disco dei Brutos del 1970: si tratta dell'ultimo registrato da Gerry Bruno che, nello stesso anno, decide di lasciare il gruppo per recitare in "Alleluja brava gente", notissima commedia musicale di Garinei e Giovannini (con le musiche di Domenico Modugno), e da lì dedicarsi alla carriera solista.
Completano la formazione in questo disco il bello Nat Pioppi, Dino Cassio e Gianni Zullo.
Sul lato A vi è "Gina, amore mio", cover di "Gin gan goolie", successo degli Scaffold scritto come al solito dalla coppia Roger McGough e Mike McGear, con un testo in italiano di Leo Chiosso ed una musica molto allegra in levare.
Sul retro sempre Chiosso scrive il testo di una simpatica marcetta del maestro Mansueto De Ponti (che si firma come di consueto con lo pseudonimo Pontiack) e di Nino Tristano, cantautore (il cui vero nome è Nino Pirito) su cui avremo l'occasione di ritornare; la cosa particolare è che in SIAE la canzone porta anche la firma di un terzo musicista, Ico Cerutti (chissà se Gerry ci potrà chiarire questo punto).
In entrambi i brani l'orchestra è diretta da Angel "Pocho" Gatti, mentre la copertina , come si capisce dallo stile, è opera di Bruno Prosdocimi, conosciuto per le vignette degli album dei calciatori delle edizioni Panini di Modena.

1)  Gina, amore mio... (Leo Chiosso-Roger McGouch-Michael McGear)
2)  Una bionda un po' scema per quattro scemi che vanno a remi (Leo Chiosso-Pontiack-Nino Tristano-Ico Cerutti)


3 commenti:

  1. Ricordo benissimo quei pomeriggi passati nella sala di registrazione per quella canzone "in levare" come dici tu Vito, che mi fece sudare non poco per via di un mio piccolo coretto...Come ricordo benissimo anche l'altra appunto perché firmata anche da Ico Cerutti, ma che non partecipò mai di persona alla registrazione. A quell'epoca, prima della mia dipartita dal gruppo, Leo Chiosso era diventato in qualche modo anche il"nostro" autore perché oltre a scriverci un paio di belle canzoncine, fu l'unico a volerci in una serie televisiva per ragazzi, in quel di Torino, per la regia di Raffaele Meloni. Anche Cerutti era di Torino ma, personalmente, me lo ricordo più per le serate passate con il Clan in Galleria a Milano, che nella nostra natia città. Ma sono certo che di lui avrai già raccontato di tutto e di più. Sei troppo bravo e a te non ti scappa nulla. Ps-Delle puntate televisive di Torino non v'è più traccia. Sono state tutte cancellate, come moltissimo altro materiale TV, perché i nastri Ampex all'epoca costavano molto cari, e quindi venivano riutilizzati dopo la messa in onda di quasi tutti i programmi registrati. Buon lavoro, come sempre e...bravo.

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    1. Anche se non firmato, come avrete capito, questo è un commento del mitico Gerry Bruno!

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