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sabato 20 febbraio 2016

Quartetto Cetra - Le canzoni del Festival di Sanremo 1956 viste dal Quartetto Cetra (1956)












Questo post viene pubblicato in ritardo: infatti era pronto per la scorsa settimana, in pieno festival di Sanremo, ma poi a causa di sopraggiunti impegni non sono riuscito a inserirlo fino ad oggi.
Si tratta di un disco del Quartetto Cetra del 1956, pubblicato il 14 aprile, cioè circa un mese dopo l'edizione di quell'anno del festival, che si tenne dall'8 al 10 marzo (ah che bello quando Sanremo durava solo tre giorni).
I quattro scelgono otto delle sedici canzoni partecipanti e le reinterpretano secondo il loro stile umoristico e ironico, a volte con siparietti recitati, spesso riarrangiando le musiche ed adattando le parti vocali alle quattro voci.
Non è peraltro questo l'unico album dedicato dai Cetra a Sanremo, ma abbiamo scelto questo perchè di cinquant'anni fa esatti, ed ascoltarlo oggi ci fa rendere conto di quanti cambiamenti abbia vissuto la musica leggera da allora....e non certo in meglio.
Il disco si apre con la canzone vincitrice, interpretata da Franca Raimondi: Aprite le finestre" all'inizio viene eseguita dai quattro come se fosse cantata da uno di quei cantanti con l'organetto che percorrevano le strade delle città dell'800; una famiglia, infastidita dal girovago, chiude la finestra ed accende la radio, e così parte una versione swingata del brano. Alla fine della canzone la famiglia riapre le finestre e risentono nuovamente il cantante dell'organetto.
"Albero caduto" e "Lucia e Tobia" sono due canzoni gradevoli, la seconda nello stile tipico del suo autore Mario Panzeri.
Il lato A si conclude con l'atipica "Il bosco innamorato", che ai nostri tempi verrebbe definita "world music", grazie ai suoni orientali che accompagnano il racconto del bosco di Hong-Kong.
Non ha bisogno di presentazioni "Musetto", celeberrima canzone di Modugno che la parodia del Quartetto renderà ancora più celebre.
"Amami se vuoi" è la canzone che rivela Tonina Torrielli, una dei sei cantanti selezionati da un concorso nazionale che debuttano in questa edizione del festival (gli altri sono la già citata vincitrice Franca Raimondi, Gianni Marzocchi, Luciana Gonzales, Ugo Molinari e Clara Vincenzi).
Credo che "La colpa fu" sia una delle due canzoni italiane esistenti che nel testo citano Pieve di Cadore (ridente località nota per la casa natale di Tiziano Vecellio), l'altra è "Scalo a Grado" di Franco Battiato....non credo che ne esistano altre.
Coclude il disco la celeberrima "La vita è un paradiso di bugie", che nell'interpretazione di Luciana Gonzales si classificò al terzo posto.
In tutte e otto le canzoni l'orchestra è diretta dal maestro Francesco Ferrari

LATO A

1) Aprite le finestre (Pinchi-Virgilio Panzuti)
2) Albero caduto (Giuseppe Fiorelli-Mario Ruccione)
3) Lucia e Tobia (Mario Panzeri-Giovanni D'Anzi)
4) Il bosco innamorato (Gian Carlo Testoni-Gorni Kramer)

LATO B

1) Musetto (Domenico Modugno)
2) Amami se vuoi (Mario Panzeri-Vittorio Mascheroni)
3) La colpa fu (Gippi-Luciano Beretta-Eros Sciorilli)
4) La vita è un paradiso di bugie (Diego Calcagno-Nino Oliviero)

4 commenti:

  1. Vito, sono quiiiiii! Ero un po' nascosto, ma c'ero... tra qualche giorno ritorno coi commenti!

    A presto,
    A.

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  2. Ricordi bellissimi e spensierati di un'epoca che purtroppo non c'è più. Grazie per averli riproposti.
    Maurizio

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  3. cinquant'anni fa esatti? (correttore di bozze)

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