Di quale squadra è tifoso Giorgio Calabrese? Ho il sospetto che sia juventino, dopo aver ascoltato i testi che, nel 1960, scrisse per le canzoni del 45 giri che presentiamo oggi (con cui continuiamo questa lunga parentesi dedicata alla Vecchia Signora), inciso dal grande Marino Barreto.
Sul lato A vi è "Sivori cha cha cha": in quell'anno in Italia praticamente tutti ballavano questo ballo, dalle segretarie cantate da Michelino alla nonna di Mina, e sui campi di calcio era l'attaccante della Juventus, l'argentino Enrique Omar Sivori (soprannominato per la folta capigliatura "El
Cabezon") che lo faceva ballare agli avversari.
L'altro giorno abbiamo parlato di John Charles: Sivori arrivò a Torino con il gallese, e grazie ai due (e al resto della squadra raffigurato sulla copertina di questo disco) la Juve vinse il decimo scudetto nel campionato 1957-58 (con la prima delle tre stelle), l'undicesimo nel campionato 1959-60 e il dodicesimo nel 1960-61, oltre a due coppe Italia.
Passando alla musica, “Sivori cha cha cha” è
scritta da Giorgio Calabrese per il testo e da Angelo Rossi (che come di consueto si
firma usando lo pseudonimo “Matanzas”) per la musica, ed è un classico cha cha cha, con i fiati in evidenza racconta le vicende di questo calciatore, che "non è riuscito a fermarlo nemmeno un carro armato"...."ora si sente parlare di marcatura più stretta"...."Sivori, Sivori, giocherellando che male ci fa"...
Stessi
autori per il retro, “Merengue bianco-nero”: che tra descrizioni di Torino, con la Mole dell'Antonelli, il Valentino e il Po, e "Forza Juve più di dieci gli scudetti sono già", racconta di questa squadra; "Hai visto che ha le striscie, non è una zebra a pois..." ha un riferimento alla nota canzone di quell'anno lanciata da Mina.
1) Sivori cha cha cha (Giorgio
Calabrese-Angelo Rossi)
2) Merengue bianco-nero (Giorgio
Calabrese-Angelo Rossi)
E' genoano.
RispondiElimina....immagino allora la fatica di scrivere versi sui bianconeri quando gli sarebbe venuto molto più facile scriverli sui rossoblu...! Ma sul Genoa non ha mai scritto nulla?
EliminaAllora la sportività era un valore, non esisteva salvo rari casi il tifo "contro". Sivori era un fuoriclasse a prescindere, come Pelè, Crujff, Platini o Maradona.
EliminaSe ben ricordo (fu Verdier stesso a farmelo ascoltare), Calabrese firmò il testo della canzone che segnò, nel 1973, il ritorno del Grifone in A dopo otto stagioni. Fu solo una comparsa, ma fu l'inizio di una lunga altalena tra A e B.
RispondiEliminaIl 10 ottobre 1976, in attesa di "Tutto il calcio", Giorgio Calabrese si raccomandò in diretta (e in genovese), al termine della prima parte del programma di sketches d'archivio "Le mille bolle blu" da lui condotto, a Sandro Ciotti, che si trovava al Comunale per seguire juve-Genoa, affinchè desse delle buone notizie per i rossoblu: fu inutile, in quanto la Juve vinse per 1 a 0... (l'anno in cui il Toro seppe perdere lo scudetto avendo perso solo 10 punti sui 60 a disposizione... che dolore ! ! !)