Ebbene sì: anch’io sono un
grillino!
No, non mi riferisco al comico genovese
e al Movimento cinque stelle….ma alla cantautrice Chiara, nata nel
1956 e attiva a partire dagli anni ’70, e che seguo fin dagli anni '70 (l'ho scoperta quando lavoravo a Radio Incontri ed arrivavano un sacco di dischi ogni settimana).
Quello che presentiamo è il suo
secondo 45 giri, dopo l’esordio del 1973 per la casa editrice
cattolica Città Nuova, ed è stato inciso per la
Monitor, sussidiaria dell’RCA.
Entrambe le canzoni sono arrangiate da
Bruno Battisti D’Amario, che era l’insegnante di chitarra di
Chiara: come molti di voi sanno, oggi Battisti D’Amario è un
musicista classico, docente di conservatorio, ma negli anni ’60 e
’70 è stato per molto tempo il chitarrista di Ennio
Morricone, ed ha inoltre collaborato in sala di registrazione a molti
dischi di cantautori come Fabrizio De André (“Non al denaro,
non all’amore né al cielo” e “Storia di un impiegato”)
e Umberto Bindi (“Io e il mare”), oltre a molte colonne sonore.
E la chitarra è lo strumento che
accompagna in entrambe le canzoni la voce della Grillo; sia “La
rondine” che “Prigioniero” mi ricordano lo stile di Angelo
Branduardi, ed il testo onirico e metaforico di “La rondine”
potrebbe essere, a tutti gli effetti, scritto dal menestrello di
Cuggiono a cui, evidentemente, la Grillo si ispirava in quel periodo.
In “Prigioniero”, oltre alla
chitarra, vi sono un flauto e delle percussioni che danno alla
canzone un aria medioevaleggiante.
I due brani fanno parte di un album
molto interessante, “La rondine”, che prima o poi presenteremo
nel blog.
1) La rondine
2) Prigioniero
"La rondine" dei tre lp Monitor è il migliore.
RispondiElimina"Zafra" è dal vivo ma nulla di particolare, mentre Rinaldo Del Monte non mi è piaciuto per niente!!