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venerdì 26 giugno 2015

The Juniors - Black night/I'll be blind (1970)













Ritorniamo dopo qualche tempo a parlare del gruppo vercellese The Juniors, che dopo essere stati il complesso di accompagnamento di Gianni Pettenati, avevano iniziato nel 1967 la carriera da solisti.
Dopo alcuni 45 giri incisi per la DKF Folklore di Happy Ruggiero e per la Fonit Cetra, approdano alla CGO, piccola etichetta milanese, e nell'autunno del 1970 pubblicano questo 45 giri.
Non ha bisogno di presentazioni la canzone sul lato A: si tratta di una cover della celeberrima "Black night" dei Deep Purple, e devo dire che all'ascolta i vercellesi se la cavano egregiamente, dimostrando di essere musicisti di buon livello (ovviamente non a quello di Lord, Blackmore e compagni).
La cosa però divertente è il lancio pubblicitario del disco, affidato ad un articolo intervista pubblicato su "Ciao 2001" n.4 del 18 novembre 1970 (alle pagine 56 e 57) in cui si vuol far credere all'ingenuo lettore che il gruppo, avendo soggiornato qualche tempo in Gran Bretagna, sia arrivato con il 45 giri di "Black night" al secondo posto della classifica inglese dei dischi più venduti....!
Peraltro, come potete vedere, anche il front della copertina giocava con questo equivoco, da un lato inserendo l'hit parade inglese con "Black night" in classifica (.....tanto, chi mai sarebbe andato a controllare, secondo la CGO?), e dall'altro con la scritta trasversale "versione originale"....e come no!
Quella dei Deep Purple era stata pubblicata in giugno: chissà, forse pensavano che, come in passato spesso accadeva, non sarebbe mai stata stampata in Italia.
Con il lato B invece non siamo in presenza di una cover ma di un quasi plagio: infatti "I'll be blind" ha più di una similitudine con "Sixty years on" di Elton John (in Italia conosciuta per la cover dei Nomadi, "Ala bianca"), tranne che per il ritornello.
Il testo è firmato Complex che, come un'altro post , è lo pseudonimo di Rinaldo Prandoni, mentre la musica è di Ennio Poggi.

1) Black night (Blackmore-Gillan-Glover-Lord-Paice)
2) I'll be blind (Complex-E.Poggi)

3 commenti:

  1. Bellissimo articolo... peraltro arrivare secondi in Inghilterra pronunciando "blind" come si scrive non è da tutti :)

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  2. Eh ma non basta parlare di escamotage, la classifica pubblicata è un vero e proprio festival del falso. (1) Intanto, non si tratta di una classifica inglese bensì USA e precisamente quella di Billboard for week ending October 10 1970. (2) Ma la testatina mostrata sopra ai titoli è quella dei Billboard TOP 100, dicitura che si riferisce alla hotlist degli albums e non dei singoli (3) La grafica non è quella usata da Billboard nel 1970 ma in periodi precedenti (4) Il disco oscurato al secondo posto della chart è nientechemeno 'I'll Be There' dei Jackson 5, il terzo 'Candida' dei Dawn mentre al quarto 'Ain't No Mountain High Enough' di Diana Ross e al quinto 'Allright Now' dei Free. Dal sesto all'ottavo posto ci sono dischi che non c'entrano niente con quella classifica che invece riprende correttamente alla 9 con 'We've Only Just Begun' dei Carpenters sino alla ventesima piazza. Sarebbe ancora più divertente scoprire chi è stato l'autore materiale di questo paziente bricolage 'manuale' (all'epoca non esistevano i files digitali) e farsi spiegare nel dettaglio lo scopo e la costruzione di tale artefatto. E a questo indirizzo, se volete, http://www76.zippyshare.com/v/53XckKw2/file.html potete scaricare la vera classifica incriminata dei Billboard HOT 100
    Morganaeuropa

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    1. Credo che sia opera del grafico della casa discografica, mentre l'obiettivo era quello di spacciare il gruppo come di successo in Gran Bretagna (....usando però una classifica americana): all'epoca sicuramente le informazioni erano meno verificabili di adesso, chissà quanti, leggendo l'articolo di "Ciao 2001", se la sono bevuta....

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