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sabato 26 marzo 2011

Carlo Vigna - Il ponte/Come la città (1971)












Nel 2007 è stato pubblicato un libro, intitolato I Beatles e i Genesis in Canavese. Storia della musica beat & pop in Canavese dal 1962 al 1974, edito da Lampi di Stampa, e scritto da Giampiero Madonna: si tratta di un libro che, per chiunque sia interessato alla musica in Piemonte è imprescindibile. Oltre che trattare dei gruppi e dei cantanti del Canavese, racconta anche di quelli di zone vicine che si esibivano da quelle parti, e tra i tanti viene anche citato il torinese Carlo Vigna. Per la precisione, a pagina 14 Giampiero racconta del Festival di Cuorgné, che si teneva ogni anno in questo paese, e tra i partecipanti della IV edizione, quella del 1963, c'è anche Vigna.
Ora apro una parentesi personale, che spiega anche perchè ho questo disco....nel 1972 i miei genitori iniziarono a cantare nel coro della parrocchia Immacolata Concezione di via San Donato, una "schola cantorum" a quattro voci (i miei erano rispettivamente basso e contralto). Tra i tenori vi era un signore che, in quel periodo, gestiva un pastificio in via San Donato, quasi all'angolo con via Cappellina, e facendo conoscenza Carlo (questo era il suo nome) iniziò a raccontare che la sua passione era fare il cantante, e che a volte si esibiva qui e là in vari locali.....ed una volta portò ai miei un disco, questo di cui si parla in questo post.
Io ero un bambino, ma devo dire che, crescendo, non avevo mai dato peso più di tanto a questa cosa.
Carlo Vigna è poi mancato alla fine degli anni '80, non mi ricordo la data precisa, ancora giovane.....un giorno, leggendo l'etichetta di questo disco ho fatto caso al nome di uno dei due autori, che è il maestro Piero Pasero: Pasero è una figura storica della musica torinese dei tempi dell'E.I.A.R.. Nato nel 1908, fu paroliere, compositore e direttore d'orchestra presso l'ente radiofonico nazionale che, all'epoca, aveva sede a Torino; fu, tra l'altro, anche autore per il Trio Lescano, e morì nel 1977. La casa discografica, la R.A.R., era una piccola etichetta torinese dei primi anni '70.
Insomma, ho capito che quello che da bambino credevo essere un negoziante con l'hobby di cantare era invece uno che, evidentemente, per qualche tempo aveva cercato di farlo in maniera professionale, cantando nei locali, partecipando a Festival ed incidendo dischi.
Concludo parlando delle canzoni e di Carlo Vigna come cantante: si tratta di due brani melodici, non molto in linea con quella che era la musica leggera in quegli anni. La sua voce mi ricorda quei cantanti come Robertino (forse è solo una mia impressione?), dediti al "bel canto" impostato in un'epoca in cui i gusti della maggior parte del  pubblico stavano andando in un'altra direzione.

1) Il ponte (Di Russo-Pasero)
2) Come la città (Di Russo-Pasero)

1 commento:

  1. Mia mamma aveva lavorato in quel pastificio negli anni 70,il Signor Vigna, bravissima persona le aveva regalato questo disco che ancora conservo insieme ad altri per ricordo.

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