Parlando del festival di Sanscemo abbiamo citato tra i gruppi demenziali torinesi i Jambon Street Band: oggi presentiamo la prima incisione di questo gruppo, che nel frattempo aveva abbreviato il nome (derivato dal corso principale del loro quartiere, corso Giambone), un 45 giri pubblicato dalla Studio, etichetta torinese di cui abbiamo già parlato a proposito degli Arti & Mestieri.
La busta esterna che racchiudeva il disco |
Le due canzoni, scritte da tutti i componenti del gruppo, sono due brani rock, con gli influssi delle sonorità di quel periodo, come lo ska in "Epatite virale" (con gli indimenticabili versi "Ho mangiato le cozze e suono il rock'n'roll") o il reggae in "Lettera"; in entrambe le canzoni in evidenza il reggae.
A questo 45 giri farà seguito nel 1984 un Q disc; dopo lo scioglimento del gruppo, Graziano Rey dapprima fonderà un duo, i Dribbling, incidendo per la Five Record, e poi si dedicherà alla canzone d'autore.
1) Epatite virale (Sandro Picciuolo-Roberto Magurano-Graziano Rey-Antonio Novo)
2) Lettera (Sandro Picciuolo-Roberto Magurano-Graziano Rey-Antonio Novo)
Qualcosa non torna. Il deposito SIAE sia di Epatite virale sia di Lettera assegna la musica a Rey e Picciuolo, e il testo al solito Avente diritto non amministrato (che immagino sia Magurano). Un singolo trascurabilissimo, comunque, da non inserire nemmeno nel filone demenziale (almeno a me non fa ridere).
RispondiEliminaPs: l'idea della busta esterna più che da Mina potrebbe provenire da Wish You Were Here dei Pink Floyd.
Caro Annunziato....Non c'è nulla da ridere...probabilmente non hai capito nulla!!!!
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