Quando il 6 agosto del 1994 scompare Ugo Calise (in un vagone di un treno preso per errore) pochi ricordano chi sia questo musicista: eppure il suo nome è entrato nella storia della musica leggera italiana come autore di due evergreen come “Nun è peccato”, lanciata da Peppino Di Capri, e "Na voce, na chitarra e ‘o poco ‘e luna".
Calise, oltre che musicista, è noto anche per aver aperto nel 1953 a Ischia quello che in breve è diventato uno dei più interessanti locali notturni italiani, il “Rangio Fellone”, dove si esibivano tutti i più importanti cantanti del periodo (compreso il già citato Peppino).
L’EP che presentiamo oggi risale al 1958 (la matrice è datata 14 luglio) e raccoglie quattro interpretazioni di Calise di successi del periodo: notissime “Torero” di Carosone e “Resta cu’ mme” di Modugno, mentre “Vurria” è la canzone vincitrice del Festival di Napoli di quell’anno, presentata da Aurelio Fierro e Nunzio Gallo e scritta da Furio Rendine su testo di Antonio Pugliese.
Sempre da quella edizione del Festival di Napoli, dove si classifica al secondo posto, proviene “Tuppe tuppe mariscià”, lanciata da Maria Paris e Nicla Di Bruno, scritta da Ettore De Mura e Marcello Gigante, con il contributo alla musica di Domenico Aracri.
In tutte le canzoni Calise è accompagnato dal suo complesso.
LATO A
1) Torero (Nisa-Renato Carosone)
2) Vurria (Antonio Pugliese-Furio Rendine)
LATO B
1) Tuppe tuppe mariscià (Marcello Gigante-Ettore De Mura-Domenico Aracri-Marcello Gigante-Ettore De Mura)
2) Resta cu’ mme (Domenico Modugno-Dino Verde-Domenico Modugno)
Grazie (sulla fiducia, ovviamente!) per questo eccezionale documento storico.
RispondiEliminaUgo Calise, abilissimo chitarrista e ottimo didatta dello strumento.
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