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mercoledì 25 aprile 2012

Los Marcellos Ferial - Angelita di Anzio/Ora che te ne vai (1964)












Oggi è il 25 aprile, la giornata in cui si festeggia la Liberazione dall'invasore nazista e dal suo alleato fascista: come si sa è il giorno in cui i Partigiani entrarono nelle tre città del triangolo industriale, Torino, Genova e Milano, mettendo in fuga i tedeschi....furono i giorni in cui venne catturato il federale Solaro, e poi giustiziato al Rondò d'la furca, dove lui aveva fatto impiccare molti partigiani.
I Panza di turno diranno che fu giustiziato il 29 aprile, e che quindi la guerra era finita da quattro giorni: ma lo andassero a raccontare ai parenti di tutti i partigiani assassinati nei mesi precedenti....altri diranno che il fatto che il cadavere, appeso alla corda di un autocarro fosse trascinato per le strade torinesi è una barbarie, ed è verissimo: ma fu fatto in ricordo di quello che aveva fatto Pietro Brandimarte a Pietro Ferrero il 18 dicembre del 1922 (la Strage di Torino, a cui è dedicata la piazza dove c'è la stazione di Porta Susa, che si chiama appunto piazza XVIII dicembre): da un atto barbaro non poteva che nascere un altro atto altrettanto barbaro.
Ma passiamo alla musica: per ricordare questa giornata ho pensato di presentare il primo disco in assoluto che ho ascoltato con una canzone sulla guerra, "Angelita di Anzio" dei Los Marcellos Ferial, una delle prime canzoni in cui il trio si stacca da quel genere latinoamericano che li aveva caratterizzati sin da "Cuando calienta el sol".
La sensibilità dei bimbi è diversa da quella degli adulti: io mi ricordo che, a 4 o 5 anni, quando ascoltavo questa canzone (il disco era di mio nonno) mi commuovevo, spesso piangevo, anche perchè mi avevano raccontato la storia della bambina...oggi, a distanza di anni, la canzone continua comunque ad avere una sua piacevolezza, e i tre erano decisamente degli ottimi professionisti.
"Ora che te ne vai", la canzone sul retro, è un brano d'amore nello stile del periodo.
Entrambe le canzoni sono scritte da Minerbi per quel che riguarda la musica e da Tullio Romano e Tommaso Biggiero per i testi: nelle due etichette però il nome di Biggiero scompare, sostituito da quello di Carlo Timò, componente del trio.

1) Angelita di Anzio (Tullio Romano-Tommaso Biggiero-Marcello Minerbi)
2) Ora che te ne vai (Tullio Romano-Tommaso Biggiero-Marcello Minerbi)

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