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venerdì 26 luglio 2013

Johnny Dorelli - 30 anni di canzoni d'amore (1966)





Il post di oggi è dedicato ad un album del 1966 di Johnny Dorelli, in cui reinterpreta alcune tra le più note canzoni d'amore a partire dagli anni '30 fino ad arrivare agli anni '60, da cui il titolo "30 anni di canzoni d'amore".
Il disco si apre con la notissima "Parlami d'amore Mariù", che non ha certo bisogno di presentazioni, lanciata da Vittorio De Sica nel 1932 (e che quindi è la canzone più vecchia tra quelle di quest'album).
"Nostalgico slow" è un celebre brano scritto da Mario Bonavita (che si firmava Marf) per il testo e da Vittorio Mascheroni per la musica.
"Melodie al chiar di luna" è scritta da Eldo Di Lazzaro, che però per il testo usa uno pseudonimo, Dale.
Un piccolo mistero su "Il giovanotto matto": se controllate, in qualsiasi pubblicazione che questo brano ha avuto (dall'originale di Ernesto Bonino in avanti) vedrete che ha sempre avuto la firma del solo Lelio Luttazzi;: in Siae però alla sua firma si affianca, come compositore, quella di Stanislao Gastaldon: c'è un famoso compositore torinese (figlio di padre veneto, come testimonia il suo cognome), celebre per la romanza "Musica proibita", che ha questo nome, ma morì nel 1939, e peraltro è a lui che si riferisce il deposito SIAE visto e considerato che è l'unico iscritto con questo nome....rimane il fatto che Luttazzi ha sempre raccontato di aver composto la canzone quando ancora si trovava a Trieste.
Resta quindi il mistero sulla firma di Gastaldon, che risolviamo subito: avete presente il ritornello del brano di Luttazzi, ai versi "Vorrei baciare i tuoi capelli neri, le labbra tue, gli occhioni tuoi sinceri" che la nonna Carolina racconta che ai suoi tempi dicevano gli innamorati? Bene, quei versi (....e quella melodia) sono tratti proprio da "Musica proibita", e quindi Luttazzi per questa citazione ritenne di aggiungere alla sua firma quella di Gastaldon.
Vittorio Mascheroni firma il testo di "Quando piange il ciel" con lo pseudonimo Gargantino, mentre la musica di "Che musetto!" è del maestro Enzo Ceragioli, che è anche l'arrangiatore dell'album.
"T'ho voluto bene" è in realtà "Non dimenticar che ti ho voluto tanto bene", con il titolo accorciato forse per evitare confusione con la precedente "Non dimenticar le mie parole".
I tre brani conclusivi sono anche i più recenti e non hanno bisogno di presentazioni, essendo le celeberrime "Arrivederci Roma" e "Roma non far la stupida stasera", di Garinei e Giovannini, e una canzone dal repertorio di Tenco, "Angela".
Un disco sicuramente da riscoprire, e con cui inauguriamo la ricostruzione della discografia su LP di Johnny Dorelli, che riprenderemo tra qualche mese con un altro album degli anni '60.

LATO A

1) Parlami d'amore Mariù (Ennio Neri-Cesare Andrea Bixio)
2) Nostalgico slow (Marf-Vittorio Mascheroni)
3) Non dimenticar...(le mie parole) (Alfredo Bracchi-Giovanni D'Anzi)
4) Un giorno ti dirò (Umberto Bertini-Gorni Kramer)
5) Bambina innamorata (Alfredo Bracchi-Giovanni D'Anzi)
6) Silenzioso slow (Alfredo Bracchi-Giovanni D'Anzi)
7) Melodie al chiaro di luna (Eldo Di Lazzaro)
8) Il giovanotto matto (Lelio Luttazzi)

LATO B

1) Quando piange il ciel (Vittorio Mascheroni-Carlo Alberto Rossi)
2) Che musetto! (Giancarlo Testoni-Enzo Ceragioli)
3) Scalinatella (Enzo Bonagura-Giuseppe Cioffi)
4) Amore baciami (Giancarlo Testoni-Carlo Alberto Rossi)
5) T'ho voluto bene (Michele Galdieri-Gino Redi)
6) Arrivederci Roma (Pietro Garinei-Sandro Giovannini-Renato Rascel)
7) Angela (Luigi Tenco)
8) Roma non far la stupida stasera (Pietro Garinei-Sandro Giovannini-Armando Trovajoli)


2 commenti:

  1. Una sola parola: GRAZIE. Aspetto "con ansia" i prossimi album di Johnny, il mio preferito.

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  2. Anch'io ti ringrazio molto per questo disco. Dorelli è un grandissimo artista e fa sempre piacere riascoltarlo.

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