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giovedì 17 ottobre 2013

Misterbianco - Alto gradimento (1971)












Abbiamo già parlato di Misterbianco (pseudonimo di Antonio Ranieri) a marzo dell'anno scorso, presentando un suo 45 giri del 1976; oggi invece parliamo del suo 33 giri del 1971, inciso per la DKF, l'etichetta a cui era passato dopo le prime incisioni per la Mercury del gruppo Phonogram.
Il disco si intitola "Alto gradimento", come il programma di Arbore e Boncompagni che andava per la maggiore in quegli anni, e raccoglieva alcune canzoni originali e cover di canzoni di successo del periodo.
La canzone che apre il disco, “Ra ta ta ta”, è un brano che pochi mesi prima era stato lanciato dai Rotation (in Italia il loro 45 giri era stato pubblicato dalla Ricordi), e Misterbianco lo canta in inglese; chissà perchè vi è sull'etichetta anche la firma di Luigi Albertelli (che era l'autore del testo in italiano della versione cantata da Antoine), mentre Juwens è riportato con il cognome storpiato in Yuwnes ed Heilburg in Heilbure.
Del brano esiste anche una versione incisa da James Last con la sua orchestra, ovviamente strumentale. “Love story” è invece incisa in italiano, con il testo scritto da Sergio Bardotti e già inciso da Johnny Dorelli e Patty Pravo (e in questo caso nell'etichetta scompare la firma di Bardotti); un'altra canzone tratta da un film è “Cuore cosa fai”, da “Anonimo veneziano”, in cui Luciano Beretta ha inserito un testo sulla musica del Maestro Stelvio Cipriani (e in questo caso l'errore dell'etichetta è doppio: manca il nome di Beretta ed è riportato il titolo del film).
Sono invece in lingua originale le notissime “Sing sing Barbara” di Laurent e “My Sweet Lord” di George Harrison. Meno nota “What does'it take” di Junior Walker, che è presentata in italiano: ovviamente non è riportato chi sia l'autore del testo.
Le canzoni originali sono scritte da Nereo Villa, di cui abbiamo già parlato nel blog presentando un suo 45 giri inciso con lo pseudonimo “Mosé”, che suona anche il pianoforte nel disco: “Parere di un soldato” è una canzone il cui testo racconta di un soldato stanco di pregare, mentre “Un bicchiere al posto di te” musicalmente ricorda lo stile dei Procol Harum, con evidenti rimandi classici, così come “Così sia”; “Formula blu” è una canzone d'amore orecchiabile con un intermezzo di pianoforte nel finale, ed è interessante la ritmica di “Vedo lei”, che sorregge tutto il brano.
Conclude il disco “Vespro”, brano lento che cresce progressivamente e che è melodicamente elaborato.
Oltre a Villa, suonano nel disco altri musicisti torinesi: Roberto Balocco alla batteria (da non confondere con l'omonimo cantante, il batterista torinese entrerà poi nei Panna Fredda e nei Capsicum Red), Roberto Favaro al basso (che suonerà in seguito nei Living Live), Luigi Catalano alla chitarra (in seguito entretrà nella Strana Società) e Guido Monge all'organo.
L'ingegnere del suono (così è riportato in copertina, anni prima dell'uso comune di questi termini sui dischi della Cramps) è Danilo Pennone, il chitarrista dei Ragazzi del Sole.

LATO A

1) Ra ta ta ta (Luigi Albertelli-Chris Juwens-Christian Heilburg)
2) Parere di un soldato (Nereo Villa)
3) Love story (Francis Lai)
4) Un bicchiere al posto di te (Nereo Villa)
5) Sing sing Barbara (Luc Aulivier-Michael Laurent)
6) Formula blu (Nereo Villa)

LATO B

1) My sweet Lord (George Harrison)
2) Vedo lei (Nereo Villa)
3) Anonimo veneziano (Luciano Beretta-Stelvio Cipriani)
4) Così sia (Nereo Villa)
5) What does'it take (Johnny Bristol-Harvey Fuqua-Vernon Bullock)
6) Vespro (Nereo Villa)

2 commenti:

  1. Ce l'ho! Complimenti. E' introvabile o quasi.

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    1. Sì, Misterbianco non ha mai avuto una gran diffusione, anche per gli altri dischi....

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