Intervistato da “Musica leggera”, nel numero 12 del 2010, Francesco Guccini ad un certo punto ha ricordato un batterista-cantante bolognese, ed una sua canzone, “Ai Romani paceva la biga”…..cerchiamo di sapere qualcosa in più su questo brano.
Nel 1952 viene depositata alla Siae una canzone, scritta per quel che riguarda la musica da Max Springher, violinista jazz con uno stile simile a quello di Stéphane Grappelli, attivo in Italia a partire dagli anni ’30, mentre il testo è scritto da Mario Panzeri e Gian Carlo Testoni: il brano si intitola “Ai Romani piaceva la biga”.
I due parolieri due anni prima hanno scritto il testo di “Grazie dei fior”, canzone vincitrice del primo festival di Sanremo: canzone sicuramente agli antipodi di “Ai romani piaceva la biga” che, come si intuisce facilmente, è tutta basata sul doppio senso (….anzi direi quasi un senso unico!).
La canzone entra nel repertorio del complesso di Ruggero Oppi, batterista jazz titolare di un complesso in cui, negli anni ’40, ha suonato come clarinettista Henghel Gualdi, partecipando anche ad alcune incisioni con Gualdi e con Luttazzi per la CGD (ad esempio per Teddy Reno).
Dopo aver creato un complesso a suo nome, che nel corso degli anni cambierà nome più volte (da “Humor Ritmico” a “Ruggero Oppi e il suo Quintetto”) si esibisce nei night di tutta Italia, inizialmente con un repertorio jazz, e nel 1954 pubblica un corso per batteristi pubblicizzato anche su “Musica e dischi”.
Nella seconda metà degli anni ’50 si specializza in canzoni con doppi sensi, come “Miss Arrizza” e come questa del post odierno, che incide una prima volta nel 1958 per la Music, con il titolo accorciato in “La biga” (chi fosse interessato a questa versione la può trovare nel bel blog Generazioni e "Pick-Up" , blog che consiglio a tutti).
Per un certo periodo il cantante del complesso è Sergio Endrigo: è lo stesso cantante istriano a raccontarlo , ma non sappiamo se abbia anche inciso qualche disco con Oppi oppure no.
Dopo esser passato alla Combo, il batterista reincide la canzone, questa volta con il titolo completo, e questa è la versione di questo 45 giri, che la Combo pubblica sulla sottoetichetta Humor.
Molti sono gli artisti che hanno inciso in seguito questo brano: citiamo solo Riz Samaritano, che la registrò nel 1967 come lato B di “Il vampiro”.
Nello stesso filone è “Ninetta”: nel sito della Siae la canzone risulta scritta da Testoni con Ruggero Oppi, ma nell’etichetta è riportato come coautore Lidianni (che è, in realtà, uno pseudonimo usato dallo stesso Testoni)
1) Ai romani piaceva la biga (Mario Panzeri – Gian Carlo Testoni – Max Springher)
2) Ninetta (Lidianni – Ruggero Oppi)
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