Tra I tanti gruppi beat torinesi, I Phantom’s (ma il loro nome a volte è scritto “Fantoms”, alter volte Phantoms”) sono tra i più particolari per il tipo di percorso artistico: debuttano nel 1966 con un disco tris con tre brani a metà tra la psichedelia e la protesta (con “Le insigne puibblicitarie”, sicuramente il loro brano più significativo, con un testo contro il consumismo, “Nadia”, canzone d’amore, e “Il treno”, in cui il ritmo della batteria e del basso imita lo scorrere di un treno sui binari), proseguono con il disco di cui parliamo oggi, collaborando con Sergio Liberovici dei Cantacronache e con l’attore Eligio Irato, e registrano altro materiale (molto rimane inedito fino al 1998) tra cui un 45 giri nel 1970 per la Polydor; infine nel decennio successivo si avvicinano la rock progressivo dando vita al gruppo “Le Ceneri”, con alcuni cambi di formazione.
Il nucleo è formato da due coppie di cugini, di famiglia proveniente dalle Puglie: i fratelli Spartaco (voce, basso) e Luigi Nagliero (chitarra solista) e i fratelli Walter ( chitarra ritmica) e Gino Nagliero (batteria); completa il gruppo Gino Agatone (organo).
Passando a questo 45 giri (registrato, come ci informa il retro della copertina, il 30 giugno 1967 agli studi Phonogram di Milano), abbiamo detto che collabora Sergio Liberovici che, verosimilmente, deve aver preparato le traduzioni in italiano dei due brani (anche se sull’etichetta sono riportati solo gli autori originali per “We shall overcome” mentre “Come by here”, nota anche come “Kum ba ya”, è attribuita ad un anonimo), scritti sul retro di copertina “Trionferemo” e “Vieni qui vicino”.
L’attore e doppiatore torinese Eligio Irato (che ha lavorato anche con Dario Fo in “Settimo ruba un po’ meno) recita le traduzioni dei brani, mentre il complesso le esegue, con le tipiche sonorità beat del periodo.
1) We shall overcome (Zilphia Horton-Frank Hamilton-Guy Carawan-Pete Seeger)
2) Come by here (anonimo)
quando vuoi metti anche il disco tris!
RispondiEliminaè interessante