Come si sa, dagli anni ’50 fino ai primi anni ’70 non esistevano le raccolte con le canzoni di Sanremo come oggi, ma ogni casa discografica pubblicava la sua raccolta, inserendo quindi in originale le canzoni presentate dai suoi cantanti, e facendo eseguire le altre da cantanti della propria scuderia.
In alcuni casi questi dischi sono diventati molto richiesti dai collezionisti perché, a volte, sono presenti versioni di canzoni eseguite da personaggi magari al momento non molto conosciuti ma destinati, nel giro di due o tre anni, a scalare le classifiche: e così, ad esempio, nella raccolta del 1966 della Dischi Ricordi troviamo Lucio Battisti che canta “Adesso sì” di Endrigo, mentre in quella dell’RCA del 1971 c’è Claudio Baglioni con “13 storia d’oggi” di Al Bano.
Quello che presentiamo oggi è il disco della Cetra sul festival di Sanremo del 1967: le versioni originali presenti sono “Non pensare a me” di Claudio Villa, che è la canzone vincitrice, “Dove credi di andare” di Sergio Endrigo, “La rivoluzione” di Gianni Pettenati (una delle due canzoni citate da Tenco nel suo biglietto d’addio) , “Gi” di Fred Bongusto (sicuramente non tra i suoi brani memorabili) e “Io per amore” di Carmen Villani.
A proposito di quest’ultimo brano, una curiosità: in Siae la canzone risulta scritta da Donaggio per la musica e da Vito Pallavicini in collaborazione con Gino Paoli per il testo, ma nelle varie etichette delle pubblicazioni di questa canzone, il nome di Paoli scompare.
Tra le altre canzoni, sono da ricordare “C’è chi spera”, ben eseguita dalla Sannia (in origine era stata presentata da Riki Maiocchi e da Marianne Fatithfull); gli Juniors, di cui abbiamo parlato già in un altro post, eseguono una versione accelerata di “Bisogna saper perdere” (Lucio Dalla e i Rokes) e “Uno come noi” (Milva e Los Bravos), mentre Franco Tozzi canta la celeberrima “Cuore matto”.
Alcuni brani sono affidati a giovani promesse che si riveleranno essere delle meteore: mi riferisco ad Antonio Marchese che canta “E’ più forte di me”, Gabriella Marchi (pochi mesi dopo sarà a “Un disco per l’estate”) , che passa da “Ciao amore ciao” a “Io, tu e le rose”, e Mara Danesi (che aveva partecipato qualche mese prima a “Un disco per l’estate”), che interpreta “Per vedere quanto è grande il mondo”.
Una curiosità su “Io, tu e le rose”: nei dischi appaiono le firme di Pace, Panzeri e Brinniti, ma quest’ultimo è uno pseudonimo…solo che non so di chi, perché in Siae le firme sono quattro e non tre, ed oltre a Pace e Panzeri ci sono Luigi Barazzetti e Mario Giacomo Gili: uno di questi due è Brinniti, ma chi?
Anche in “Canta ragazzina”, interpretata dalla storica Marisa Brando, cantante attiva soprattutto nella seconda metà degli anni ’50, vi è uno pseudonimo tra le firme, Prog, forse usato dal paroliere Claudio Marcello Depedrini (e non dal coautore della musica Donida).
I vari arrangiamenti sono curati da Giancarlo Chiaramello e Augusto Martelli, tranne “Canta ragazzina”, arrangiata da Alberto Pizzigoni (l’ex componenter del quartetto di Renato Carosone, nonché figlio del Maestro Pietro Pizzigoni), e “Ciao amore ciao”, arrangiata da Luciano Zuccheri.
LATO A
1) Claudio Villa - Non pensare a me (Alberto Testa-Eros Sciorilli)
2) Gianni Pettenati - La rivoluzione (Mogol-Piero Soffici)
3) Marisa Sannia - C’è chi spera (Daniele Pace-Gene Colonnello-Mario Panzeri)
4) Fred Bongusto - Gi (Vito Pallavicini-Antonio Amurri-Fred Bongusto)
5) Gabriella Marchi - Ciao amore ciao (Luigi Tenco)
6) Antonio Marchese - E’ più forte di me (Tony Del Monaco-Enrico Polito)
7) The Juniors - Bisogna saper perdere (Pino Cassia-Ruggero Cini)
LATO B
1) Sergio Endrigo - Dove credi di andare (Sergio Endrigo)
2) Carmen Villani - Io per amore (Vito Pallavicini-Pino Donaggio)
3) Franco Tozzi - Cuore matto (Armando Ambrosino-Toto Savio)
4) Gabriella Marchi - Io, tu e le rose (Daniele Pace-Mario Panzeri-Luigi Barazzetti-Mario Giacomo Gili)
5) The Juniors - Uno come noi (Marino Marini - Giorgio Bertero-Umberto Martucci)
6) Mara Danesi - Per vedere quanto è grande il mondo (Mogol-Carlo Donida)
7) Marisa Brando - Canta ragazzina (Claudio Marcello Depedrini-Iller Pattacini-Carlo Donida)
Davvero accelerata "Bisogna saper perdere"! A me pare che anche "Ciao amore ciao" sia un po' più veloce. Mi piace molto la versione della Sannia.
RispondiEliminaUna curiosità: sull'album "Diario Baglioni" la canzone di Al Bano viene presentata come "Storia d'oggi", perdendo il 13 dell'originale. Il solito errore di trascrizione?
Grazie
Roberto59
....sicuramente è un errore: in Siae è depositata come "Tredici storia d'oggi". La stranezza è che è depositata due volte, ma i due depositi sono identici come autori (Pallavicini-Carrisi-Detto) e come edizioni (EMI-Primato-Montecarlo), cambia solo il codice ISWC. In genere, quando fanno un rideposito, è per modifiche (es.: aggiunta di un autore), in questo caso chissà cosa è stato cambiato....
RispondiEliminaDavvero inusuale questo album, grazie per avercelo fatto conoscere. Chissà se hai, e se in futuro sarà possibile veder postato, l'album su Sanremo '67 prodotto dalla Arlecchino nel quale una debuttante Rosanna Fratello cantava tre brani...
RispondiEliminaGrandi saluti.
Maurizio
Please! Giv' me a link.....Spasibo!
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