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sabato 22 gennaio 2011

Renato Carosone – EP (1959)












Continuando ad alternare post su musicisti torinesi con altri riguardanti altri artisti, dopo i Brutos oggi ci occupiamo di uno dei più noti musicisti napoletani.
Le biografie ed i libri dedicati a Renato Carosone, solitamente, scrivono che il 7 settembre 1960 si ritirò al culmine del successo per quindici anni.
A parte il fatto che non si trattò di un vero e proprio ritiro (almeno discograficamente, visto che inciderà altri quattro brani nel 1963), non è del tutto vero che lo fece al culmine del successo: se infatti dal vivo il celebre sestetto continuava a riempire le sale da ballo e ad esibirsi in giro per il mondo, le incisioni dei due anni precedenti per la nuova casa discografica (la Stereo, fondata da Carosone stesso) non avevano bissato le vendite di quelle per la Pathé (“Maruzzella”, “'O sarracino”, “Caravan petrol”, “Tu vuo’ fa’ l’americano”).
Anche la vena (compresa quella di Nisa), in effetti, pareva essersi un po’ inaridita: prendiamo ad esempio la canzone che apre questo Ep del 1959, ‘’’O pellirossa” (cantata da Gegé): pare ripetere dei cliché già sentiti nei dischi precedenti, così come “Napolione ‘e Napule” (unica canzone cantata da Carosone ed unica non scritta da Nisa e Carosone), che apre il lato B, tenta di disegnare un personaggio tipico come “’O sarracino” ma con esiti meno riusciti
“Cow-boy” (cantato da Piero Giorgetti), il secondo brano del lato A, è sicuramente più interessante: si tratta di un blues, genere non solito per il sestetto, così come “Baby rock” (anche questa cantata da Giorgetti), in cui è però discutibile l’inserimento delle vocine che, se erano una novità ai tempi di “…e la barca tornò sola”, quattro anni dopo sapevano di riciclaggio.
La Stereo, comunque, ebbe vita breve: a causa delle vendite deludenti sia di Carosone sia degli altri artisti (Ilia Lopez, Gene Colonnello, Luciano Fineschi, Ernesto Bonino), chiuse le attività alla fine del 1961.

LATO A

1) ‘O pellirossa (Nisa-Renato Carosone)
2) Cow-boy (Nisa-Renato Carosone)

LATO B

3) Napolione ‘e Napule (Raffaele Cutolo-Giuseppe Fanciulli)
4) Baby rock (Nisa-Renato Carosone)

7 commenti:

  1. ciao Vito,
    fantastico questo blog. Stai recuperando nomi praticamente sconosciuti. Una piccola precisazione riguardo la data del suo ritiro, tratta da una biografia da me scritta tempo fa:
    "Una domenica, il 13 settembre 1959, forse rendendosi conto che il suo momento stava passando definitivamente, che la sua musica, che era stata per tanto tempo all’avanguardia, stava per essere soppiantata da un’altra musica, più nuova e più innovativa, nello spettacolo “Serata di gala” (presentatrice Emma Danieli, in onda dalle 21 alle 22) in diretta TV annuncia il suo ritiro dal mondo dello spettacolo.

    Da notare che praticamente tutti i testi, la Storia della canzone italiana di Gianni Borgna, la Storia della canzone italiana di Felice Liperi, il Dizionario della Canzone della Curcio, la Canzone Italiana dei Fratelli Fabbri e tutti i siti internet che parlano di Renato Carosone, compreso perfino il sito ufficiale a lui dedicato, riportano che Carosone ha annunciato il suo ritiro il 7 settembre 1960, cioè un anno dopo il suo effettivo ritiro. E quindi per circa un anno non avrebbe inciso nessun disco!"
    ciao Guido

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  2. Hai ragione sulla data...Enzo Giannelli, nel libro monografico pubblicato dalla Curcio, riporta la data corretta....il Dizionario della Canzone Italiana, sempre Curcio, ha parecchi errori (come, del resto, la Storia della canzone italiana di Borgna), e questo è uno...

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  3. Reputo interessante "Cow Boy": sebbene fosse un semi-classico ai tempi (canzone proposta anche da Gene Colonnello e Guidone, e forse non solo loro), noto che il testo parla di "uccisione della moglie" e altre sventure che sucedono al cow-boy in questione. Mi sono trovato a pensare come funzionasse la censura a quei tempi, che tagliava cose un pò "osè" ma lasciava passare testi come questo che, a fare attenzione, parlano di vendetta a seguito di disgrazie più o meno dettagliate.
    Oltre a questo, è un blues molto "solido", che trovo indicativo di quale cultura ci fosse in Italia sulla musica proveniente dagli USA.
    Ho il 45 giri singolo, questo EP francamente mi manca, ma grazie di averlo proposto, caro Vito.

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  4. Il 45 giri di "Cow-Boy" ce l'ho anche io, in una copertina generica della Stereo (detto per inciso, tutti i 45 giri che ho di questa etichetta, anche di altri artisti, hanno solo la copertina generica, mentre invece gli EP hanno quella fotografica).

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  5. scusa... il link mi da sempre errore.. puoi re uploadarlo?

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