Se il post di oggi fosse una trasmissione di Carlo Lucarelli, comincerebbe più o meno così....: questa è una storia della Torino dei primi anni ’70.
I miei genitori, pensando che io sia portato per la musica, decidono di mandarmi a lezione di chitarra, e scelgono un maestro che dà lezioni in casa nelle vicinanze, in via Drovetti: si chiama Adriano De Grandis; da lui vedo, per la prima volta, un pianoforte a coda, un contrabbasso, una chitarra elettrica….in breve inizio ad imparare un po’ di teoria musicale, a leggere le note solfeggiandole ed anche a strimpellare i primi accordi.
Ogni tanto passa da lì un suo ex-allievo, pare che abbia avuto un certo successo qualche anno prima, ora è un po’ fermo (ma anni dopo, cambiando genere, riavrà nuovamente qualche disco in hit parade): si chiama Umberto Napolitano (nessuna parentela con il presidente), come cantante è conosciuto con il solo nome di battesimo….ma questa è un’altra storia (e un altro post).
Torniamo a noi….all’inizio e al termine delle lezioni, il De Grandis ha l’abitudine di far suonare qualche canzone insieme agli allievi: c’è una ragazza che prende lezioni di canto da lui, si chiama Grazia Sanvitale…a volte quindi il maestro si mette al pianoforte, io alla chitarra e Grazia canta una o due canzoni.
Pur essendo io ancora un bimbo (ho 9 anni, lei 14), parlo un po’ di musica, e scopro che canta con un complesso che si chiama “Le Forme Aldeidi”, un nome che mi rimarrà impresso per anni, senza capire che cosa significhi.
Ora, anni dopo, ho provato a cercare qualche notizia nell’archivio della Stampa, ed ho trovato parecchie esibizioni di “Grazia e le Forme Aldeidi” in vari locali della città…ma torniamo al 1973.
Mi ricordo che conosco anche il chitarrista del gruppo, ora non ricordo più il nome, ma mi pare bravo con la chitarra elettrica, molto veloce…..passa il tempo, e qualche mese dopo Grazia ci comunica che parteciperà al Festival di Castrocaro…..siamo nel settembre del 1975.
Ebbene….partecipa cantando una canzone di Suzi Quatro e vince….da lì ha un contratto con la Philips (che le accorcia il cognome, chissà perché….) e partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, gareggiando per la Gondola d’Argento, che vince con “Torna”, canzone scritta da Cristiano Minellono e Renato Brioschi (sì, proprio Renato dei Profeti); gli arrangiamenti sono curati dal maestro Pinuccio Pirazzoli.
Come potete vedere sulla copertina, Grazia mi firmò l’autografo nel mese di novembre: infatti continuò a prendere lezioni di canto dal maestro De Grandis anche in seguito.
La sua carriera ha una battuta d’arresto qualche mese dopo: a gennaio del 1976, poco prima di iniziare un giro di serate, viene rubato il furgone del gruppo, con gli strumenti (il valore è 15 milioni dell’epoca)….quest’episodio me lo ricordavo, ma non sapevo della lettera a Specchio dei Tempi (trovata anch’essa nell’archivio della Stampa).
Poi capita che, avendo io iniziato le medie ed avendo di più da studiare, ed inoltre affrontando una fase di “rigetto” (….chiamiamolo così) verso i metodi del maestro (ho iniziato ad ascoltare la musica rock….) insisto con i miei per smettere di andare a lezione: siamo a dicembre del 1976 (oggi, col senno di poi, rimpiango di aver smesso: avrei potuto migliorare la tecnica, studiando ed applicandomi ancora per qualche anno…).
Così perdo di vista anche Grazia: so che nel 1977 ha inciso un altro 45 giri (ma di questo ha giù parlato il mio amico Vampiro nel suo blog ).
Ascoltando ora le due canzoni del suo primo 45 giri, che cosa posso dire? Grazia a Castrocaro aveva portato una canzone di Suzi Quatro, ed era la cantante di un gruppo (mi viene in mente Silvana Aliotta dei Circus 2000), quindi forse una canzone così melodica come “Torna” non era propriamente nelle sue corde….se la Philips avesse magari puntato su tutto il gruppo, con un repertorio un po’ più moderno, chissà, magari il successo sarebbe anche potuto arrivare….quelli erano anni in cui Torino sembrava produrre molte cantanti , nessuna però con un successo, se non sporadico: a partire dal 1970 abbiamo Graziella Ciaiolo, Laura Franchini, Antonella Bellan ed anche Rosangela Scalabrino che vive a Torino da anni e che forse qualcuno ricorderà come vincitrice di Sanremo nel 1975 con il nome d’arte “Gilda”….oltre, appunto, a Grazia.
Tramite internet, qualche mese fa, ho scoperto che non vive più a Torino, ma a Firenze: chissà se canta ancora, magari per hobby, in qualche locale fiorentino?
1) Torna (Cristiano Minellono-Renato Brioschi)
2) La mia stagione (Cristiano Minellono-Renato Brioschi)
Non ricordo Grazia (San)Vitale, ma forse pagò anche lei lo scotto di avere cercato di venir fuori in una delle epoche più buie della musica leggera italiana, fra un minore interesse generale per la 'canzone' e la drastica riduzione, per non dire l'annientamento, degli spazi dedicati dalla RAI. Magari dieci anni prima sarebbe stato diverso, chissà.
RispondiEliminaAnche se l'esempio, che hai ricordato, di Silvana Aliotta non fa essere ottimisti.
A proposito di Silvana Aliotta, hai notizie di 'Luglio e agosto'??
Ciao.
P.S. Le 'Forme Aldeidi' è un nome divertente, azzeccato, anche se farebbe pensare a un contesto punkeggiante. Comunque dimostrano un senso dell'ironia da non trascurare!
RispondiElimina"Luglio e agosto" è il secondo 45 giri di Silvana Aliotta, ma purtroppo non ce l'ho...ahimè! Penso che potrebbe averlo il vampiro, hai provato a chiedere a lui?
RispondiEliminaHmmm, chiederò a lui.
RispondiEliminaSai che credevo fosse il suo primo 45 giri?
Certo che quando riapparve coi Circus 2000 fu una bella sorpresa.
Mi scuso per avere deviato dall'argomento principale.
1966: Che diritto hai/Caro Johnny (Odeon, MSOQ 5365)
RispondiElimina1966: Luglio e agosto/Se vuoi andare via (Odeon, MSOQ 5367)
Questi sono i due 45 giri incisi per la Odeon da Silvana. Poi alla "Mostra Internazionale di Musica Leggera" di Venezia presentò "Goodbye Venezia", ma quando l'ho intervistata mi ha detto che il disco non è mai uscito....dopodichè, passando alla DKF, scelse uno pseudonimo....ma non mi fare anticipare troppo, su di lei devo fare alcuni post....!