Dopo i dischi incisi come "Silva Grissi", Silvana Aliotta incontra allo "Swing Club" di Torino un gruppo di musicisti appassionati di jazz: Roberto Betti, detto "Johnny", alla batteria, Gianni Bianco al basso e Marcello Quartarone detto "Spooky" alla chitarra, tutti torinesi: in breve tempo decidono di formare un gruppo che all'inizio si chiama "Best Genius" e poi in seguito cambia il nome in "Circus 2000".
All'inizio infatti la Aliotta usa ancora il nome Silva per le esibizioni, come si può vedere ad esempio in un articolo pubblicato su "La Stampa" del marzo 1970.
Ora apro una parentesi, che ha come tema il modo in cui vengono scritti i libri musicali in Italia: un modo che spesso definire approssimativo è dir poco. Prendiamo ad esempio il "Dizionario della canzone italiana" pubblicato nel 1990 dalla Curcio, ed apriamo la pagina relativa ai Circus 2000, pagina 396....la voce è curata da "D.S.", e tutti sappiamo benissimo di chi si tratta.....giornalista musicale e televisivo molto noto, cosa scrive per i Circus 2000? "Gruppo vocale e strumentale nato a Genova intorno alla metà degli anni Sessanta". Non commento. Come ho detto, si tratta di un esempio, i due volumi sono pienissimi di errori di questo tipo.....ma chiudiamo la parentesi e torniamo ai Circus 2000.Sulla nascita del gruppo mi hanno raccontato alcune notizie sia Silvana sia Johnny Betti, che ho intervistato entrambi (....e chissà se, quando e dove verranno pubblicate queste due interviste): di Johnny, padre di un noto batterista torinese, Elvin Betti, potete vedere l'autografo sul retro di copertina del disco.
Riporto un passo dell'intervista a Silvana:
Vito: Nel 1970 nascono invece i Circus 2000: come è avvenuto il passaggio dalla carriera solista a quella di componente di un gruppo?
Silvana: Loro esistevano già.....era successo questo: io avevo iniziato ad ascoltare la nuova musica inglese e americana, la psichedelia, queste cose qui, e non ero più così soddisfatta: mi sarebbe piaciuto fare altro.
Verso la fine del 1969 ascoltai in un locale un gruppo, che erano i Circus 2000, anche se allora si chiamavano “Best Genius”, un nome che aveva scelto Johnny Betti, il batterista....erano ragazzi molto bravi come musicisti, che amavano il jazz e si esibivano in genere allo “Swing Club”.
In breve, iniziai a cantare con loro ed insieme preparammo il materiale, che fu poi quello che costituì il primo album.
Vito: Come avvenne il passaggio alla Rifi?
Silvana: In modo molto semplice: all'epoca le etichette avevano ancora i talent scout, che andavano in giro ad ascoltare i gruppi nei locali per scegliere i migliori, e funzionava veramente, non come ora.
Silvana: In modo molto semplice: all'epoca le etichette avevano ancora i talent scout, che andavano in giro ad ascoltare i gruppi nei locali per scegliere i migliori, e funzionava veramente, non come ora.
Venne ad ascoltarci Tonino Ansoldi, il marito di Iva, che ci propose un provino a Milano, che passammo e ci proposero il contratto: ma ad Ansoldi non piaceva il nome ed alla fine saltò fuori Circus 2000.
Vito: Come mai avete scelto di cantare in inglese?
Silvana: Fu una scelta mia....era una lingua più adatta a quello che volevamo fare, a quel tipo di musica. In seguito abbiamo anche cantato in italiano, da Regalami un sabato sera in poi, ma in generale la nostra musica aveva delle sonorità più adatte all'inglese.
Silvana cita "Regalami un sabato sera", ed è proprio questo il disco di cui parliamo oggi....con il gruppo Silvana si allontana dal tipo di sonorità dei suoi dischi precedenti da solista, e si avvicina ad un interessante mix di psichedelia e rock progressivo che fanno di lei la Grace Slick italiana (....io almeno ho sempre trovato similitudini tra le due voci, e devo dire che la cantante dei Jefferson Airplane è una delle mie cantanti preferite, personalmente l'ho sempre trovata migliore rispetto a Janis Joplin).
"Regalami un sabato sera" è però distante dal loro stile, anche perchè si tratta di una sigla televisiva, di "Teatro 10", scritta dal chierese Leo Chiosso per quel che riguarda il testo e dal maestro Gianni Ferrio per la musica: la canzone è piacevole e può ricordare i Matia Bazar dei primi tempi.
La canzone sul retro è anch'essa legata ai regali: si intitola infatti "Ho regalato i capelli": l'etichetta riporta come autori Bob Michaels e Vermar, ma in Siae non risulta con questo titolo...si tratta della versione in italiano di "Must walk forever", contenuto nel primo album del gruppo, ma la registrazione non è la stessa; questa in italiano risulta infatti essere più lunga di più di un minuto.
Michaels era l'ex-organista dei Dave Anthony's Moods, gruppo di rhythm 'n' blues attivo anche in Italia alla fine degli anni '60, sia in proprio che come session men, sostituito, al momento dell'abbandono del gruppo, dal futuro nomade Chris Dennis; ora Michaels vive in Svizzera.
Michaels e Vermar, uno pseudonimo dietro ci si celava Marinco Rigaldi (editore musicale legato alla Ri-Fi), avevano firmato anche tutte le canzoni contenute nel primo album dei Circus 2000: in realtà tutte le canzoni sono scritte dai componenti del gruppo, solo che nessuno di loro era iscritto, all'epoca alla Siae.
Sui reali autori dei brani del loro album si può leggere un'interessante intervista al bassista Gianni Bianco.
La produzione del disco è curata da Enrico Intra.
1) Regalami un sabato sera (Leo Chiosso-Gianni Ferrio)
2) Ho regalato i capelli (Bob Michaels-Vermar)
Bonus track: 3) Must walk forever (Bob Michaels-Vermar)
ma questo post l'ho già visto dal vampiro.....
RispondiEliminaScusate, ma il chitarrista non si chiama Quartarone?
RispondiEliminaSì, Quartarone: ho corretto.....
RispondiElimina