
Chissà perché tra i "padri" del demenziale non viene mai citato Pippo Franco: eppure chi conosce quest'album del 1971 o il precedente di qualche anno prima, "I personaggi di Pippo Franco", pubblicato dalla ARC (con la celeberrima "Amore bàmbina"), non può non riconoscere al nasuto cabarettista romano delle oggettive qualità di precursore in questo ambito, e basterebbe da sola una canzone come "La licantropia" (con cui partecipò al Cantagiro del 1969) per confermare ciò.
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La versione censurata della copertina |
Sicuramente in anni successivi si è dedicato ad altro, dapprima la canzone per bambini (con le varie "La puntura" o "Mi scappa la pipì papà") e poi la comicità sguaiata dei programi televisivi del Bagaglino negli anni '90, non sempre di qualità eccelsa (per non parlare di moltissimi film quali i famigerati "Quel gran pezzo dell'Ubalda" o "Giovannona Coscialunga"...), ma bisogna ascoltare questo "Cara Kiri" senza pregiudizi.
Il disco fu pubblicato con due copertine: la prima raffigurava Pippo Franco con le natiche scoperte, ma nella ristampa quest'immagine venne censurata, come potete vedere nella copertina.
Come si può notare dall'ascolto, molti di questi brani sono registrati dal vivo (ma su base), a partire da "Hai stata tu", che apre il disco e che si colloca nel filone di "Ho rimasto" di Don Backy o di "Ho soffrito per te" di Jannacci e Cochi & Renato, quelle canzoni in cui nel titolo è presente un errore di grammatica palese e quindi voluto.
"America" vede la partecipazione al testo di Mario Pogliotti, giornalista torinese legato all'esperienza dei Cantacronache, mentre al testo di "Cesso" collabora Gigi Proietti, anche coautore di "Hai stata tu".
I brani successivi sono scritti dal solo Pippo Franco; in Siae queste canzoni risultano firmate con il vero nome dell'artista, e cioè Franco Pippo, come si sa.
La già citata "La licantropia" è nella versione in studio già pubblicata su 45 giri nel 1969; mentre nel disco è attribuita al solo Franco, in Siae la musica è firmata anche da Mario Emilio De Sanctis.
"Ninna nanna" è una canzone tratta da uno dei film più assurdi che abbia visto in vita mia, "Il debito coniugale" di Franco Prosperi, del 1970: Pippo Franco la canta in una scena ambientata in una trattoria di paese, scatenando l'ilarità dei presenti (tra cui Lando Buzzanca, Barbara Bouchet e lo scomparso Orazio Orlando).
Le ultime due canzoni, "Karakiri" e "La statistica" sono scritte dal duo Castellacci e Pingitore, su musiche di Dimitri Gribanowsky (che in Siae è invece registrato come Gribanovski), collaboratore abituale del Bagaglino.
Dirige l'orchestra il maestro Remigio Ducros.
Ringraziamo per questo post il mitico Gerry Bruno dei Brutos.
LATO A
1) Hai stata tu (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Luigi Proietti-Franco Pippo)
2) America (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Mario Pogliotti-Franco Pippo)
3) Cesso (Franco Pippo-Luigi Proietti-Franco Pippo)
4) La nevrosi (Franco Pippo)
5) La licantropia (Franco Pippo-Mario Emilio De Sanctis-Franco Pippo)
LATO B
1) Quel vagone per Frosinone (Franco Pippo)
2) Ninna nanna (Franco Pippo)
3) Esmeralda (Franco Pippo)
4) Karakiri (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Dimitri Gribanovski)
5) La statistica (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Dimitri Gribanovski)